No all’ennesimo Decreto Sicurezza, Iacopino (Camera Penale “Cantafora”di Catanzaro): “Un nuovo colpo di scure sulle libertà di tutti”

CATANZARO /Aderendo alla delibera di astensione promossa dall’UCPI, anche a Catanzaro oggi ci si è astenuti dalle Udienze per dire no all’ennesimo Decreto sicurezza. Nella sala del COA si è svolta infatti un’assemblea aperta alla società civile (alla quale hanno partecipato autorità e istituzioni) per spiegare le ragioni del dissenso e discutere degli effetti tossici che l’ennesima torsione autoritaria produrrà nel corpo sociale del nostro paese. “Penso sia decisivo il lavoro in difesa delle libertà. Far comprendere che questo disorganico decreto sicurezza – frutto del diritto penale simbolico ed emergenziale – rappresenta l’ennesimo colpo di scure sulle libertà di tutti. Spiegare – prendendo a prestito le parole di Benjamin Franklin – che “chi baratta la libertà con la sicurezza non merita né libertà né sicurezza e finirà per perderle entrambe” ha affermato il presidente della Camera Penale “Alfredo Cantafora” di Catanzaro, Francesco Iacopino. “Ed è ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi. Non siamo più sicuri, siamo meno liberi. Abbiamo voluto ragionare sulle possibilità concrete di stimolare modifiche, con gli emendamenti da presentare in sede di conversione, alle norme contenute nel decreto. Siamo tornati alla penalizzazione delle opinioni e del dissenso (per valorizzare solo uno dei punti critici – e sono molti), sacrificando sull’altare della sicurezza (meglio: della percezione di insicurezza) i valori liberali ormai fuori dalle agende dei vari governi, non solo quello in carica” ha continuato Iacopino, il quale ha annunciato che è intenzione recarsi anche in piazza o nelle università per rendere questa battaglia sempre piu’ vicina ai territori che devono sentirla propria.