Nuova facoltà di medicina a Cosenza, il Comune di Catanzaro ricorre al Tar
Si alza il livello dello scontro tra il Comune di Catanzaro e la Regione sulla vicenda della nascita della seconda facoltà di Medicina in Calabria dopo quella nel capoluogo e della creazione dell’azienda unica ospedaliera “Dulbecco” attraverso l’integrazione tra le aziende catanzaresi “Mater Domini” e “Pugliese Ciaccio”. La Giunta comunale presieduta dal sindaco Nicola Fiorita ha deciso di impugnare davanti al Tar due decreti adottati dal presidente della Regione Roberto Occhiuto nella sua qualità di commissario della sanità calabrese: il primo è il decreto con cui è stato approvato il Programma operativo 2022-25 che prevede la necessità del Dpcm per il riconoscimento dell’azienda “Mater Domini” quale azienda ospedaliera universitaria e il secondo è il decreto della sottoscrizione del protocollo con l’Università della Calabria per attivare alcune attività all’ospedale Annunziata di Cosenza. La motivazione addotta dalla Giunta Fiorita per impugnare i due decreti è che – si legge nella delibera comunale – si ritiene “sussistente l’interesse del Comune di Catanzaro – quale titolare di una posizione differenziata e qualificata – al fine di contestare in via autonoma le scelte compiute dalla Regione Calabria in materia sanitaria, poiché sfavorevoli e dannose alla collettività comunale nella parte in cui impedisce ovvero aggrava temporalmente l’istituzione dell’azienda unica prevista dalla legge 33/2021, ad apparente vantaggio del servizio sanitario di altro territorio regionale”. Inoltre – aggiunge la Giunta comunale di Catanzaro – il protocollo d’intesa tra la Regione Calabria e l’Università della Calabria si basa “sull’erroneo presupposto della sussistenza e operatività della Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Ateneo della Calabria, la cui istituzione al contrario è ancora in essere, non essendo integrati i vari requisiti formali previsti, ivi compreso il parere della regione e del Nucleo di valutazione, dal Decreto Miur 2711 del 2021”.