Oliverio: “Discussioni fisiologiche, la maggioranza è più che solida”

Oliverio: “Discussioni fisiologiche, la maggioranza è più che solida”

“Nell’ultimo Consiglio regionale sono state approvate leggi importanti, ben 7, e sono state approvate con il largo consenso della maggioranza e in alcuni casi anche con l’apporto dell’opposizione”. Lo ha detto il presidente della Giunta, Mario Oliverio, a margine di una conferenza stampa alla Regione, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla tenuta della maggioranza in Consiglio regionale. “Ci sono – ha aggiunto Oliverio – discussioni che sono fisiologiche, ci mancherebbe che di questi tempi non ci siano motivi di dissenso o di polemiche anche aspre, ma non bisogna drammatizzare. D’altronde, le maggioranze si verificano nei luoghi istituzionali, l’ho più volte detto senza per questo poter essere tacciato di arroganza. Sono abituato a stare con i piedi per terra e a guardare in faccia la realtà e non mi faccio certo intimidire – ha concluso il presidente della Regione – da costruzioni a volte drammatizzate oltre misura, anche mediaticamente, rispetto alla reale dimensione dei problemi”.

Oliverio ha parlato anche di sanità. “Il bilancio del commissariamento della sanità calabrese è fallimentare”, ha affermato il presidente della Regione. “Nell’incontro del ministro Grillo con tutte le Regioni – ha proseguito Oliverio – ho posto il problema delle drammatiche condizioni della sanità calabrese. Oltre 7 anni di commissariamento, invece di riqualificare il servizio sanitario regionale e far rientrare la Calabria dal debito, hanno aggravato la situazione, se è vero che dai 200 milioni di qualche tempo fa oggi siamo passati a 300 milioni e oltre di euro che la Regione paga per i costi dell’emigrazione sanitaria, cioè i costi del fenomeno dei calabresi che si curano fuori Calabria. Questa – ha rilevato il presidente della Regione – è la spia, è il segnale che la situazione della sanità calabrese si è ulteriormente aggravata. Per non parlare delle liste di attesa, dei livelli essenziali di assistenza che in Calabria non sono garantiti negli standard previsti dalla legge, e per ultimo della sospensione delle prestazioni da parte dei laboratori privati in conseguenza di scelte fatte dal commissario che – ha concluso Oliverio – hanno aumentato il disagio e la sofferenza della popolazione calabrese e soprattutto delle fasce più deboli della popolazione”.

 

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