Operazione “Achei”, reperti trafugati recuperati e restituiti a Perù ed Ecuador
L’ambasciatore del Perù in Italia, Eduardo Martinetti, ed il ministro dell’Ambasciata dell’Ecuador, Patricio Troya Suarez hanno ricevuto a Crotone alcuni reperti provenienti dai loro Paesi che sono stati ritrovati dai carabinieri del Nucleo Tpc di Cosenza, nell’ambito dell’operazione Achei coordinata dalla Procura della repubblica di Crotone. Si tratta di preziosi manufatti di epoca precolombiana finiti nelle mani di trafficanti d’arte. Dal Perù proviene un “vaso urlatore” – contenitore dal corpo lenticolare con carenatura centrale, collo rigonfio originario della cultura Chimú-Inka (epoca 1470 – 1532 d.C.); due i reperti che provengono dall’Ecuador: una coppa emisferica dal complesso Tuza-Cuasmal (epoca 1250-1534 d.C.) ed una coppa dal corpo biconico e carenato modellata a mano con tecnica “a colombino” del complesso Piartal (epoca 750 – 1250 d.C.). “La cerimonia di oggi – ha detto l’ambasciatore peruviano a Roma, Martinetti – è una dimostrazione dello stretto lavoro di collaborazione tra Italia e Perù nella lotta al traffico illecito di beni culturali. Il reperto archeologico che ci viene consegnato ha un alto valore storico per il Perù perché è una ceramica della cultura millenaria degli Incas che hanno costruito una organizzazione politica ed sistema economico e sociale i cui valori si mantengono validi ancora oggi attraverso l’arte e le espressioni culturali delle comunità delle zone di confine e andine”. “Ringrazio le autorità italiane – ha sottolineato Troya Suarez – per la loro straordinaria collaborazione nel recupero dei beni culturali dell’Ecuador. Non è la prima volta che riceviamo il prezioso supporto dai carabinieri per il recupero di reperti archeologici ecuadoriani. Abbiamo una magnifica storia di collaborazione. Proprio la collaborazione internazionale per contrastare il traffico di beni culturali è una delle priorità della diplomazia ecuadoriana”.