Ospedale di Cosenza, Iacucci: “Grave accorpare i reparti di Chirurgia pediatrica e Pediatria”

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Franco Iacucci presidente della Provincia di Cosenza
“È un fatto gravissimo che per fronteggiare l’emergenza Covid-19 si sia deciso di accorpare reparti fondamentali come Chirurgia pediatrica e Pediatria. Doveva essere una scelta provvisoria ma a quanto pare il ritorno alla normalità all’ospedale Annunziata di Cosenza tarda ad arrivare. A preoccupare ora è soprattutto il paventato ridimensionamento del Reparto di Pediatria con la conseguente riduzione del servizio di oncoematologia. L’appello lanciato dalle famiglie dei piccoli pazienti e dall’associazione Gianmarco De Maria non può rimanere inascoltato. Nonostante il commissario dell’Azienda Ospedaliera Giuseppina Panizzoli abbia ribadito che l’accorpamento di Chirurgia pediatrica e Pediatria sarebbe stata solo una soluzione transitoria, non possiamo permettere che i tempi si dilatino ancora. Pediatria è un’eccellenza del nostro nosocomio grazie al lavoro encomiabile del primario Domenico Sperlì, di tutto il personale medico e paramedico, nonché del mondo del volontariato che ruota intorno ad un reparto così delicato e che svolge un ruolo insostituibile di supporto alle famiglie che si trovano ad affrontare l’incubo peggiore. La sezione di Oncoematologia pediatrica è un modello da difendere e valorizzare. Dietro i numeri dei tumori pediatrici, purtroppo in crescita, ci sono famiglie che soffrono e che hanno il diritto di offrire ai propri figli le cure migliori possibili. Bisogna continuare a garantire la funzionalità del Reparto senza alcuna riduzione di servizi e assicurare la possibilità di curarsi in Calabria. Quando si ammala un bambino si ammala un’intera famiglia, bisogna restare uniti e per molte persone le risorse economiche non bastano e non si è nelle condizioni di poter andare fuori regione per curarsi. Mai come ora non possiamo permettere che centinaia di famiglie siano costrette a intraprendere i cosiddetti viaggi della speranza quando abbiamo servizi e Reparti d’eccellenza. Non dimentichiamo che il più grande ospedale della Calabria si trova fuori regione e spediamo oltre 320 milioni all’anno per migrazione sanitaria. Dobbiamo assolutamente invertire questo trend e non possiamo permettere un ridimensionamento o l’accorpamento di reparti d’eccellenza della sanità calabrese.”