Padre Fedele, Corbelli: “Gli si consenta di dire di nuovo Messa”

Padre Fedele, Corbelli: “Gli si consenta di dire di nuovo Messa”

COSENZA. Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, dopo la sentenza della Corte di Appello di Catanzaro, che ha assolto Padre Fedele Bisceglia, ringrazia “i giudici che hanno scritto – sostiene in una nota – una pagina di Giustizia esemplare che fa onore alla magistratura del nostro Paese”. Corbelli esprime tutta la sua gioia, ricorda “di aver sempre ininterrottamente, dal momento del suo arresto, difeso il frate missionario in questi nove anni e mezzo” e chiede adesso che “a Padre Fedele venga immediatamente di nuovo consentito da Papa Francesco l’esercizio del ministero sacerdotale (che gli era stato tolto) e gli venga permesso di celebrare messa come è suo grande desiderio”. “Esprimo tutta la mia gioia – dice Corbelli per l’assoluzione di Padre Fedele e ringrazio i giudici della Corte di Appello di Catanzaro che con la sentenza esemplare di oggi hanno, come al solito, scritto una importante pagina di Giustizia e hanno onorato la Magistratura del nostro Paese. Oggi finalmente è stata resa giustizia a Padre Fedele. Lo dico con grande rispetto della suora, che lo accusava, e dei magistrati e giudici che avevano sino ad oggi giudicato (e condannato) Padre Fedele. Sono stato tra i pochissimi ad avere sempre e ininterrottamente difeso Padre Fedele in questi 9 anni e mezzo, dal momento del suo arresto, il 23 gennaio 2006. Sono andato a manifestare davanti al convento di Belvedere dov’era agli arresti domiciliari. Lo sentivo e volevo andare a trovarlo quand’era confinato in Corsica. Per toglierlo dal carcere ero pronto a candidarlo, nel 2006, al Senato, a Cosenza, con la lista Diritti Civili! E’ stata questa per Padre Fedele la battaglia più lunga delle mille da me condotte in oltre 30 anni. L’ho difeso, gli sono stato sempre vicino e l’ho aiutato per la sua opera umanitaria: negli ultimi 4 mesi dello scorso anno in tre diverse occasioni ho acquistato e regalato a Padre Fedele per la sua struttura, che ha creato insieme a Giovanni Valentino, Il Paradiso dei poveri, quintali di prodotti alimentari e un carico di vestiti. Sono molto legato a Padre Fedele, con il quale 30 anni fa, nel lontano 1985, ho iniziato il mio impegno umanitario, promuovendo insieme a lui le prime campagne umanitarie e raccolta di aiuti per l’Africa. Non ho mai avuto il minimo dubbio sull’innocenza assoluta di Padre Fedele. Oggi i bravissimi, coraggiosi ed esemplari giudici della Corte di Appello di Catanzaro hanno confermato quella mia granitica certezza. Un ringraziamento va ai bravi avvocati di Padre Fedele. Pochi minuti dopo l’assoluzione sono stato informato da Giovanni Valentino dell’assoluzione di Padre Fedele. Commosso, l’ho subito telefonato. Andrò adesso ad abbracciarlo. E a continuare con lui il nostro impegno umanitario”.

 

 

 

 

 

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