Pescatore di frodo fermato da Guardia Costiera nel Reggino
CATANZARO. Agenti del nucleo ispettivo del 5* centro di controllo area pesca della Direzione Marittima di Reggio Calabria, congiuntamente a personale appartenente all’Ufficio Locale Marittimo di Villa San Giovanni, nell’ambito di controlli volti alla repressione di fenomeni correlati alla pesca illegale, hanno fermato un uomo in possesso di attrezzatura vietata per la pesca subacquea. Il sub, L.C., 58 anni, di Villa San Giovanni, tornava da una battuta di pesca. Oltre alla normale attrezzatura subacquea, l’uomo aveva un autorespiratore ad aria e quattro esemplari di cernia di piccole dimensioni pescate illegalmente. L’uomo è stato pertanto invitato nella sede della Guardia Costiera di Villa San Giovanni, dove i militari, coadiuvati da personale appartenente al reparto Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri, lo hanno identificato notificandogli atti amministrativi elevati a sua carico, procedendo inoltre al sequestro di tutta l’attrezzatura e del pescato. La pesca subacquea sportiva, oggetto di specifica normativa, è consentita soltanto in apnea e senza l’utilizzo di apparecchi ausiliari di respirazione. Inoltre è severamente vietata la cattura di più di un esemplare di cernia, a prescindere dal genere, al fine di prevenire un potenziale danno biologico alla specie, già fortemente a rischio. A carico del pescatore di frodo sono stati elevati due verbali di contestazione amministrativa che prevedono una sanzione da 1.000 a 3.000 euro ed il sequestro amministrativo di tutta l’attrezzatura utilizzata oltre che del prodotto ittico proveniente dalla pesca di frodo. Dopo una attenta visita effettuata dal medico veterinario dell’ASP 5 di Reggio, gli esemplari di cernia sono stati donati a enti con fini caritatevoli per il successivo consumo nelle loro mense.