Pititto, segretario regionale del SMI: “C’è il rischio che i medici emigrino dalla Calabria”
“Il Servizio Urgenza Emergenza Medica 118 svolge un ruolo fondamentale nella qualità delle prestazioni sanitarie del sistema sanitario regionale calabrese, per questo deve essere tutelato e rilanciato”. Con queste parole Roberto Pititto, segretario regionale del Sindacato Medici Italiani annuncia l’adesione e la partecipazione dello SMI Dirigenza alla mobilitazione di oggi di Cgil, cisl e Uil, su temi del rilancio della sanità in Calabria.
“Il Governo e il Commissario alla Sanità – prosegue – ci devono dire come le risorse del Recovery Plan, in particolare quelle della Missione salute, sosteranno il Suem 118 e le funzionalità dei pronto soccorso in tutta la regione Calabria.Chiediamo, al contempo, che vengano pienamente valorizzate le professionalità afferenti alla dirigenza medica, tanto esposte in questa fase di emergenza sanitaria. Tutto questo dovrebbe valere sia per il comparto pubblico che per la sanità privata accreditata”.
Secondo Pititto “c’è bisogno di un forte rilancio delle professioni sanitarie, pena l’abbandono o la migrazione dei nostri professionisti verso paesi esteri. Nel Mezzogiorno e in Calabria, alla luce della pandemia da Covid 19, è quanto mai urgente predisporre un piano di assunzioni straordinarie per sconfiggere il precariato in sanità. Puntare alla stabilizzazione dei precari, eliminare l’insicurezza lavorativa in sanità – copnclude – sono le condizioni essenziali per assicurare i diritti ai professionisti medici e sanitari e, allo stesso tempo, garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini calabresi”.