Polizia: incidenti ferroviari, la Polfer istruisce gli studenti

REGGIO ALABRIA. Torna il progetto “Trainto be cool” della Polizia Ferroviaria, volto a sensibilizzare i giovani sui pericoli esistenti in ambito ferroviario, e in particolare nelle stazioni spesso teatro di gravi incidenti. “Bravate adolescenziali o semplici negligenze – si legge in un comunicato della questura di Reggio Calabria – frutto di disinformazione o superficialità, sono in qualche caso sfociate in vere e proprie tragedie. Da questa presa di coscienza, già da qualche anno, la Polizia Ferroviaria ha dato vita al progetto “Trainto be cool”, che vuole essere un vero e proprio “percorso di formazione e di allenamento”, indirizzato agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori, per consentire loro di essere “in gamba” o “fichi”, secondo il linguaggio giovanile”. Per l’anno scolastico 2018/2019, il ciclo di incontri nelle scuole organizzato dal Compartimento Polfer per la Calabria, è partito dalla provincia di Reggio Calabria, nel liceo classico “Tommaso Campanella”, mell’Istituto Tecnico Commerciale “Raffaele Piria”, nell’istituto magistrale “Tommaso Gullì” e nell’istituto comprensivo “Italo Falcomatà”. Per la provincia di Cosenza, gli agenti della Polfer hanno incontrato i ragazzi della scuola alberghiera di Paola, dell’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” nel comune di Mirto Crosia e dell’Istituto Comprensivo Statale a Belmonte Calabro. Nella provincia di Catanzaro gli incontri si sono tenuti neg Istituti Comprensivi “Don Milani” di Platania e “Saverio Gatti”,a Lamezia Terme. “I poliziotti – si legge – hanno illustrato agli studenti, anche attraverso la proiezione di filmati, semplici regole per non mettere a rischio la propria incolumità: oltrepassare la linea gialla in stazione, distrarsi utilizzando le cuffiette per ascoltare musica, attraversare i binari senza servirsi del sottopassaggio o ancora attraversare i passaggi a livello con le sbarre chiuse, camminare a ridosso delle massicciate, sono abitudini delle quali spesso i giovani sottovalutano le possibili conseguenze, esponendosi al rischio di incidenti gravi. Tutti comportamenti – sottolineano gli agenti – che, se possono far risparmiare tempo, in alcuni casi non hanno risparmiato le giovani vite”.