Poliziotto laureato in medicina salva la vita a bimba di 3 anni a Cosenza

Poliziotto laureato in medicina salva la vita a bimba di 3 anni a Cosenza

COSENZA. Gli agenti della squadra volante della Questura di Cosenza hanno salvato la vita ad una bambina di soli tre anni. Subito dopo aver terminato un intervento per una lite in famiglia, nella serata di giovedì, l’attenzione degli agenti è stata catturata da un uomo che, in evidente stato di agitazione, usciva da un portone portando in braccio una bimba in preda a forti convulsioni. I poliziotti si sono resi conto della gravità della situazione, visto che la piccola manifestava un’evidente difficoltà respiratoria. Uno degli operatori di polizia, con laurea in medicina, capita la reale gravità della situazione di salute della piccola, ormai divenuta cianotica, ha subito effettuato le manovre necessarie per agevolarne la respirazione. La bambina è stata poi portata in ospedale. Durante il tragitto, il poliziotto-medico ha continuato a praticare le manovre di primo soccorso, che hanno consentito alla bambina di riprendere a respirare regolarmente. Giunta al pronto soccorso, la minore, ormai fuori pericolo, è stata sottoposta a visita medica e, dopo le prime valutazioni da parte dei sanitari, è stata ricoverata nel reparto di pediatria. La competenza e la tempestività dimostrata dagli agenti è stata riconosciuta anche dai medici dell’ospedale e dai genitori della bimba, che hanno rivolto sentite parole di profonda gratitudine nei loro confronti. Il poliziotto intervenuto si chiama Giancarlo Pullano ed è un ispettore capo. La bambina, affetta da un improvviso stato febbrile che le aveva causato serie difficoltà di respirazione, è stata rianimata dal poliziotto, che, insieme ad un collega, l’ha consegnata nelle mani dei medici del pronto soccorso di Cosenza. “Un buon soccorritore, a conoscenza delle manovre giuste, sa cosa fare – ha detto il poliziotto nel corso di una conferenza stampa – e abbiamo ritenuto opportuno accompagnarla in ospedale perchè non c’erano traumi che potevano compromettere il trasporto. Non sono un eroe, non ditelo mai – ha detto l’agente – sono solo un poliziotto, dal 1989, e sono anche un volontario della Croce Rossa, visto che mi è consentito. L’ufficio volanti è proprio quello che svolge, tra le sue varie funzioni, quello di soccorso pubblico – ha sottolineato Pullano – e il lavoro che facciamo ci mette spesso nelle condizioni di arrivare anche prima degli equipaggi di soccorso sanitario e siamo noi che dobbiamo intervenire, prima del 118. La bimba ieri sera era molto provata, ma spero di poterla rivedere presto”. Alla conferenza stampa era presente anche il Questore di Cosenza, Luigi Liguori, con il padre della piccola e molti colleghi dell’agente-medico. “Voglio davvero ringraziare il Questore e anche gli agenti che sono intervenuti in quel brutto momento e che sono stati il mio unico riferimento, visto che io non ho competenze di primo soccorso” o ha detto il padre della piccola che preferisce restare anonimo e ha solo, brevemente, detto qualcosa ai giornalisti. “Ero appena tornato a casa, e ho trovato i miei vicini che litigavano, e per questo c’era la polizia – ha detto l’uomo – e a casa mia ho trovato mia figlia che stava male. La bimba aveva gli occhi rovesciati e non respirava – ha raccontato l’uomo – e per questo ho chiamato subito i poliziotti che erano fuori, e loro l’hanno soccorsa e ci hanno anche tranquillizzati. Io ho solo questa figlia, e una cosa simile non ci era mai capitata”.

 

 

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