Porto di Corigliano, firmata la concessione a Baker Hughes

Porto di Corigliano, firmata la concessione a Baker Hughes

CORIGLIANO-ROSSANO(CS)/ “Il piano industriale della società “Baker Hughes – Nuovo Pignone” nel porto di Corigliano Calabro diventerà realtà. L’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio ha reso noto di avere sottoscritto il relativo atto di sottomissione e l’autorizzazione Zes unica “per dare inizio – riporta una nota – ad una grande realtà imprenditoriale, che porterà sviluppo ed economia nel territorio della Sibaritide attraverso il suo porto di riferimento”. E’ quanto si afferma in una nota dell’Autorità portuale che ha sede a Gioia Tauro. “Grande soddisfazione – riporta la nota – è stata manifestata dal presidente dell’Autorità Andrea Agostinelli che, da subito, con visione, ha colto la bontà del progetto definendolo un ‘evento epocale’ che vedrà l’inserimento di un nuovo segmento imprenditoriale nel porto di Corigliano Calabro, preservando, comunque, le attività esistenti della marineria da pesca per la quale sono previsti investimenti per migliorarne gli spazi. Forte supporto all’iniziativa economica è stata, altresì, offerta dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, che hanno accolto e sostenuto con interesse il progetto di Baker Hughes – Nuovo Pignone che, nell’interessare sia il porto di Corigliano Calabro sia il porto di Vibo Valentia Marina, inciderà sulla crescita economica dell’intero territorio calabrese. Unanime sostegno è stato fortemente manifestato anche dalle organizzazioni datoriali di categoria e dalle sigle sindacali”. “Leader nel comparto dei componenti ad alta tecnologia e delle soluzioni per la liquefazione del gas nei relativi impianti – è detto ancora nella nota – l’azienda Baker Hughes progetta e fornisce tecnologiche all’avanguardia per clienti di tutto il mondo, mettendo in atto tecnologie a basse emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi dell’Unione europea che ne chiede l’azzeramento entro il 2050. Presente in oltre 120 Paesi, con otto siti in Italia specializzati nella produzione di turbomacchine per il mercato dell’industria e dell’energia, in Calabria è attiva dal 1962 a Vibo Valentia. Ora, con un nuovo investimento in Calabria punta al potenziamento dello stabilimento di Vibo Valentia e alla creazione di un sito a Corigliano Calabro per supportare il mercato globale del gas naturale liquefatto (Gnl) e lo sviluppo di soluzioni per la transizione energetica e la digitalizzazione. Con riferimento all’occupazione, in linea con la responsabilità dell’azienda verso le comunità nelle quali opera, verranno favorite le assunzioni locali, al fine di attrarre e trattenere i talenti e valorizzare il capitale umano che il territorio calabrese esprime”. “Considerata la strategicità del progetto industriale – si mette in evidenza nel testo – è stata offerta massima celerità e attenzione alla procedura amministrativa concessoria, curata dal dirigente Pasquale Faraone a capo del settore Demanio dell’Ente, che, in virtù dell’istituzione della Zona Economica Speciale Unica, che garantisce ai nuovi insediamenti di beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative, ha potuto assicurare un iter procedurale snello e incisivo. Come in tutti gli altri stabilimenti del Gruppo in Italia, anche in quello di Corigliano Calabro si prospettano alti standard qualitativi di rispetto dell’ambiente, della salute e della sicurezza sul lavoro”. “Produrre in porto moduli industriali plug and play, ricevendo componenti dal mare e spedendo gli enormi manufatti finiti via mare – ha dichiarato il segretario generale Alessandro Guerri – rientra nella strategia dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio per il rilancio dei porti ionici. La “produzione vincolante al bordo banchina”, infatti, ha già consentito di rilasciare una analoga concessione, seppur minore in scala, anche nel porto di Crotone. L’Autorità portuale, nell’ambito di questa strategia, ha numerosi fascicoli aperti con ulteriori potenziali investitori”.

 

 

 

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