Ripristinata la navigazione nel porto vecchio di Crotone
CROTONE/ Si sono conclusi i lavori di livellamento dei fondali all’imboccatura del porto vecchio di Crotone, un’area che era interdetta alla navigazione dal 2016 a causa dei fenomeni di insabbiamento che ne avevano ridotto la batimetria creando pericolo per la sicurezza dei natanti in transito. I lavori di livellamento, eseguiti dalla società ‘La dragaggi srl’ di Venezia su affidamento dell’Autorità portuale di sistema Tirreno meridionale e Ionio, sono consistiti nello spostamento delle sabbie dei fondali allo scopo di regolarizzarne le forme di fondo e consentire la navigazione senza timori d’incidenti, come è avvenuto due volte in passato. A tale intervento di ordinaria manutenzione farà seguito quello strutturale di prolungamento del molo del “lanternino” attualmente in fase di progettazione insieme a quello per la banchina interna del molo foraneo, dove in futuro attraccheranno le navi da crociera, e per il molo giunti. Sono inoltre previsti ulteriori interventi di consolidamento delle opere di difesa esterne, il dragaggio del porto nuovo per i quali si è in attesa dei risultati della caratterizzazione sulle sabbie dei fondali, verosimilmente interessati da fenomeni di inquinamento industriale. L’Autorità portuale, inoltre, sta concertando con il Comune di Crotone la destinazione da dare alla cosiddetta area Sensi, una vasta zona che fino a poco tempo fa era occupata da depositi di carburante ora demoliti e il cui recupero è destinato a cambiare il volto del porto nuovo: nelle intenzioni dei due enti c’è quello di realizzare un centro direzionale con uffici e servizi commerciali. Sono già in via di ultimazione, quindi, gli interventi per il consolidamento delle opere di difesa del porto vecchio, la realizzazione delle banchine del polo pescatori, la realizzazione dei nuovi varchi di accesso a seguito della revisione del circuito doganale, il nuovo gate per garantire la sicurezza del transito dei passeggeri delle navi da crociera, il consolidamento della banchina di riva mediante il completo ripristino della linea di banchina e l’installazione dei nuovi respingenti, adeguati alle navi da crociera, la riqualificazione generale della fascia di interazione tra la città ed il porto. L’autorità portuale segnala, infine, le nuove strategie adottate nel rilascio delle concessioni demaniali come quella che riguarda l’esercizio commerciale denominato “Casa Cantoniera” il cui bando prevede l’aggiudicazione al concorrente che presenterà il miglior progetto di riqualificazione. Seguiranno, in futuro, bandi analoghi per i lotti che si libereranno nel tempo. Parimenti degna di nota per l’autorità di Gioia Tauro è la concessione rilasciata ad inizio anno in favore di un operatore della carpenteria metallica che sta producendo moduli metallici fuori scala che verranno poi spediti in export via mare. Il primo modulo è in partenza nel mese di agosto. Il progetto che l’impresa concessionaria sta sviluppando, grazie al rilascio di questa concessione innovativa, coinvolge 300 lavoratori nel complesso, di cui 200 nell’area industriale e 100 in area portuale. Tale intrapresa rientra nella strategia per i porti ionici di riconversione in hub a supporto della transizione energetica. Crotone, infatti, al pari di Corigliano, è stato candidato al Mase quale polo per la produzione dei parchi eolici offshore.