Presentato a Catanzaro il libro di Alario su “La Calabria di Cesare Malpica”

E’ stato presentato a Catanzaro, sabato 18 novembre, nel Salone del pianoforte di Palazzo De Nobili, l’ultimo saggio del prof. Leonardo R. Alario dal titolo “La Calabria di Cesare Malpica”, (Ediz. Il Coscile). Nel corso della serata, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura dell’Amministrazione Comunale di Catanzaro, dopo l’introduzione dell’editore Mimmo Sancineto, hanno sviluppato un intervento di saluto l’Arcivescovo di Catanzaro, e Presidente della CEC, Monsignor Vincenzo Bertolone e l’Assessore comunale alla Cultura, Ivan Cardamone. Sono seguite le relazioni del giornalista e storico Gianni Bruni, che ha intrattenuto il qualificato pubblico sulla Catanzaro di Malpica, e dello scrittore e giornalista Antonio Iannicelli. Ha concluso la serie degli interventi l’autore, Leonardo R. Alario, per anni professore di Storia delle Tradizioni Popolari nella facoltà di Lettere e Filosofia dell’Unical. Una serata dedicata dunque al giornalista, al letterato, al viaggiatore Cesare Malpica, appartenente a una nobile famiglia giunta a Catanzaro nella seconda metà del 1700. Il libro del prof. Alario mette in evidenza la passione per il giornalismo del Malpica, che lo portò, nel corso della sua poliedrica attività letteraria, a descrivere con immediatezza comunicativa le sue impressioni odeporiche, che costituiscono la caratteristica dei suoi viaggi, e che lo pongono tra i primi, se non il primo, compilatori di una guida storico-turistica della Calabria. Leonardo R. Alario (nella foto), che nel suo libro mette in evidenza la personalità , la cultura, il rapporto con la Calabria di Cesare Malpica, così, tra l’altro, scrive: «Ciò che i viaggiatori hanno scritto della Calabria, ci riguarda. Leggere le loro relazioni ci è utile per riflettere sulle condizioni attuali della Calabria, e su ciò che è stato. Chissà che non ci offrano una buona occasione per rimodulare il nostro pensiero sul noi, chiamati a vivere con pienezza il nostro andare, perchè non sia solitario, e si faccia, finalmente, viaggio collettivo in piena consapevolezza e secondo un condiviso progetto, su cui rifondare la nostra comune identità . Malpica -aggiunge il prof. Alario- si propone di riabilitare la terra del padre, di rivelarne gli aspetti positivi, di esaltarne l’insuperabile bellezza, magnificarne la storia, e ricantarne i miti. Ci parla, infatti, di persone amabili, colte e accoglienti, di panorami mozzafiato, di paesi nitidi e graziosi, di città cariche di storia ragguardevole e in piena espansione, di personaggi illustri, di monumenti insigni, di luoghi, dove mito e bellezza s’incontrano, rendendoli desiderabili. Malpica si fa, così, e riesce bene nel suo intento col suo sguardo di uomo innamorato della terra degli avi e col suo stile rigoglioso, il primo promotore turistico della Calabria. Le sue impressioni -sottolinea ancora l’autore del libro- sono una guida eccellente e ben argomentata, ricca di coloratissime illustrazioni verbali (è dotato di una buona matita, con cui prende appunti durante il suo andare, per darci scorci, eventi e ritratti nitidi e vivi), di inviti allettanti, di letture entusiaste di ogni luogo visitato, di cui ci dà conto con afflato lirico, parlandoci di miti, personaggi, eventi storici vissuti in oniriche visioni».