Prime donne sindaco della Repubblica: sì all’idea di un’associazione
“L’idea, lanciata nel Comune di San Sosti nel corso della presentazione del libro ‘l’Ape furibonda’, di costituire una associazione tra gli undici Comuni che nel 1946, alle prime elezioni amministrative a suffragio universale, elessero le prime donne sindaco in Italia, non può che trovare il mio apprezzamento e sostegno”. È quanto afferma, in una nota, il sindaco di San Pietro in Amantea, Gioacchino Lorelli. “Nel mio Comune, San Pietro in Amantea – prosegue Lorelli – fu eletta, in ordine di tempo, la seconda sindaca d’Italia, la maestra Ines Nervi il 31 marzo 1946. Dare il giusto riconoscimento non solo alle persone ma alla storia delle nostre comunità che hanno saputo interpretare, in un periodo complesso, il senso e il valore della nuova cittadinanza che si andava realizzando nel dopoguerra affidandosi alle donne per la ricostruzione della nuova politica locale, è una operazione doverosa sotto il profilo storico ma anche importante dal punto di vista politico. Molte delle nostre comunità hanno subito nel tempo il fenomeno del declino demografico e sociale mentre le vicende di queste donne tenaci, sindache in un periodo certamente tra i più difficili e drammatici della storia del Paese, testimoniano che non c’è nulla di inevitabile in ciò che accade nei destini delle comunità”.