Progetto di attentato al vicesindaco di Bianco, il Vescovo di Locri lo ha incontrato

BIANCO. Il vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, ha incontrato Pasquale Ceratti, vice sindaco di Bianco, al quale è stata assegnata una scorta dopo che, da alcune intercettazioni ambientali, è emerso che si stava progettando un attentato nei suoi confronti. “Durante il colloquio mons. Oliva, apprendendo dell’ intenzione di Ceratti di rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di vice sindaco – è detto in un comunicato – ha provato a convincerlo di recedere dalle sue intenzioni. “È un giovane preparato, un medico molto stimato – ha detto il presule – uno dei giovani professionisti che aveva scelto di tornare per dare il proprio apporto anche in politica alla sua terra. La politica ha bisogno di gente pulita, che non si piega ai ricatti e alle intimidazioni. Far fuori dalla politica un giovane così motivato è una perdita per tutti e per il bene comune””. “Monsignor Oliva – è detto ancora nel comunicato – auspica che tutta la società civile sia capace di fornire una risposta chiara e netta contro chi vuole fare della sopraffazione e dell’intimidazione il proprio metodo di vita. Pasquale Ceratti non deve essere lasciato solo, va sostenuto; devono essere messe in piedi tutte le iniziative necessarie per favorire e garantire un clima sicuro e democratico nel confronto politico”. “Mi auguro – ha concluso il vescovo, che si è sentito anche con il sindaco di Bianco, Aldo Canturi – che Ceratti receda dalla sua volontà di dimissioni”. Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario del Pd calabrese Ernesto Magorno, componente della Commissione parlamentare antimafia, che ha espresso solidarietà all’amministratore. “Un abbraccio – scrive Magorno in un tweet – a Pasquale #Ceratti. Il suo impegno, che continuerà, è vitale per il territorio”. Il vicesindaco di Bianco è il figlio del medico Stefano Ceratti, ucciso con alcuni colpi di arma da fuoco nel 1992 nel suo ambulatorio di Bianco.