Reggio Calabria, ok al piano di ammortamento di Castore

Reggio Calabria, ok al piano di ammortamento di Castore

L’assemblea dei soci di Castore ha definito la situazione contabile al 31 maggio 2023 ed ha programmato il piano di ammortamento dei debiti con l’erario per «dare stabilità e nuova linfa alla società di servizi di Città Metropolitana e Comune di Reggio Calabria». Questo l’esito della riunione di ieri che ha visto partecipare, insieme ai vertici aziendali e ai revisori contabili dell’azienda “in house”, i sindaci facente funzioni Carmelo Versace e Paolo Brunetti e l’assessore comunale alle Partecipate, Francesco Gangemi. «La misura -hanno detto gli amministratori- prevista e necessaria permette alla società di mantenere stabilità operativa e finanziaria in un momento molto delicato per tutte le imprese di settore. Dal Cda abbiamo raccolto ampie garanzie su un’operazione che, per certi versi, risponde agli obblighi imposti dal “Codice della crisi” e che ha già risolto una prima pendenza con l’Inail. Adesso, la dilazione dei pagamenti permetterà di agire su un canone fisso che, nei prossimi anni, sarà fondamentale per orientare al meglio le prossime scelte della società in una chiave squisitamente finanziaria». «Con l’approvazione del bilancio previsionale del Comune di Reggio Calabria -hanno, poi, specificato i sindaci facenti funzioni e l’assessore comunale- si andrà ad avere un’ulteriore disponibilità di liquidità che consentirà di adempiere a diverse anticipazioni inserite in un riordino complessivo delle economie societarie così da infondere maggiore sicurezza al prosieguo delle attività di una delle più importanti e delicate realtà aziendali del territorio». Per Versace, Brunetti e Gangemi, dunque, «continuano ad aprirsi scenari interessanti per Castore che, attraverso la stabilizzazione dei budget indispensabili alla garanzia dei diversi servizi, avrà ancora più certezze rispetto all’imponente lavoro di ricucitura svolto negli ultimi anni. Il futuro -concludono- appare meno nebuloso per un’azienda che rappresenta, davvero, una delle figlie predilette dell’amministrazione pubblica locale”.

 

 

 

 

 

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