Regionali, Speranza al Prc: “La mia non è un’autocandidatura”

Regionali, Speranza al Prc: “La mia non è un’autocandidatura”

CATANZARO. “A Rifondazione Comunista, e anche al prof. Gattuso, vorrei dire che non c’è stata alcuna mia decisione unilaterale di candidarmi alle primarie”. LO afferma in una nota Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme e candidato alle primarie del centrosinistra per la carica di governatore. ” Da più di un anno – aggiunge – sono stati tanti i settori della sinistra e del centrosinistra, sindaci, associazioni, sindacalisti, e singoli cittadini calabresi a spingermi a candidarmi. Come ho avuto modo di dire in vari colloqui, oltre che nelle riunioni e negli incontri ai quali ho partecipato, se si vuole fare un percorso comune, inclusivo, aperto sia alla possibilità di un’alleanza con il centrosinistra e con il PD, sia ad altri possibili sbocchi io sono disponibile anche a ripensare la mia partecipazione alle primarie. Io – prosegue – mi sono candidato e la mia partecipazione alle primarie trova la sua principale ragione nella volontà di costruire un nuovo centrosinistra in Calabria e un programma di profondo cambiamento della nostra regione. Come ho già avuto modo di dire nelle scorse settimane, addirittura – prosegue – le primarie sono diventate l’occasione per tessere rapporti con il centrodestra, com’è avvenuto chiaramente per le provinciali a Vibo Valentia e nelle altre province e com’è del tutto palese dalle dichiarazioni dell’on.le Zavattieri, vero leader della passata giunta di centrodestra a guida Chiaravalloti. Con tutto il rispetto per le persone, e senza voler alimentare polemiche inutili, se, gira e rigira, si rimettono in moto sempre gli stessi circuiti e i soliti meccanismi, non ci sarà mai – prosegue Speranza – quel cambiamento vero e significativo di cui la Calabria ha invece tanto bisogno. Io cercherò di dare il mio contributo e spendere la mia esperienza da sindaco in questa direzione per provare a cambiare davvero la Calabria. E mi auguro sinceramente che insieme a me possano esserci tanti compagni e tanti amici con i quali ho condiviso, anche di recente, tante battaglie comuni, proprio a partire dall’esperienza di l’altra Europa con Tsipras”.

Giuseppe Soluri