Regione, tre milioni per la tutela delle aree protette

Regione, tre milioni per la tutela delle aree protette

CATANZARO. E’ “online” in preinformazione sul portale “CalabriaEuropa” l’avviso rivolto a contrastare il degrado e la perdita di biodiversità e a ripristinare le condizioni ottimali degli ecosistemi sia interni che marino-costieri regionali. “La Regione – informa una nota – in coerenza con l’azione 6.5.A.1 del POR FESR FSE 2014-2020 “Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di gestione della Rete Natura 2000”, favorisce con questo bando la realizzazione di misure di conservazione prioritarie di habitat e specie da attuare nelle aree protette e nei siti Natura 2000 del territorio calabrese. La disponibilità finanziaria destinata all’Avviso “Conservare, ripristinare e tutelare gli habitat e le specie della Rete Natura 2000″ è di 3 milioni di euro, a valere sull’asse 6 del POR 14-20”. “L’attenzione al tema delle aree protette, dei parchi e delle riserve naturali e la valorizzazione del patrimonio ambientale del nostro territorio – ha detto il Presidente della Regione, Mario Oliverio – sono due dei fattori che qualificano l’azione di questa Giunta regionale. L’avviso pubblicato segue, infatti, l’approvazione in Consiglio della legge che istituisce la riserva naturale delle Valli Cupe ed il bando destinato ai Comuni per il miglioramento del servizio di raccolta differenziata”. “I candidati che possono presentare proposte per la realizzazione di interventi rivolti a misure di conservazione prioritarie di habitat e specie da attuare nelle Aree Natura 2000, solamente se competenti ad operare nelle suddette aree – è scritto – sono: soggetti gestori (e loro raggruppamenti) dei siti Natura 2000; Riserva della Biosfera dell’UNESCO della Sila; Consorzi di bonifica, limitatamente agli interventi specificati nell’avviso; Associazioni ambientalistiche, senza fine di lucro, con comprovata esperienza nel settore della tutela ambientale antecedente alla data della pubblicazione del presente avviso pubblico. L’Atto costitutivo – si legge ancora – deve riportare esplicito riferimento, come ragione sociale, all’attività di tutela e/o valorizzazione delle risorse ambientali; Enti pubblici già gestori di centri di recupero di animali selvatici in difficoltà per finalità di immissione in ambienti naturali o seminaturali idonei alle diverse specie. Gli interventi ammessi a finanziamento riguardano l’Ambiente terrestre e l’Ambiente marino-costiero. Le spese funzionali alla realizzazione delle proposte progettuali devono essere strettamente commisurate allo svolgimento delle attività previste e sono ammissibili al finanziamento soltanto le spese sostenute a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda”.

 

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