Il Vescovo di Cassano ha ordinato un presbitero

CATANZARO. Il vescovo di Cassano allo Ionio, mons. Francesco Savino, ha celebrato la messa per l’ordinazione presbiterale di don Nicola Mobilio. Nel corso dell’omelia mons. Savino ha evidenziato che “è una straordinaria coincidenza, direi tutta provvidenziale, che la tua ordinazione cada nella Solennità del Sacro Cuore. Una festa solo all’apparenza dal sapore devozionale, ma che richiama ad una grande verità: la misura dell’amore di Dio. È l’amore al centro della festa di oggi, è l’amore al centro di ogni vocazione, è l’amore la spinta di ogni decisione, è l’amore la ragione e il fondamento della vita. L’esperienza cristiana è esperienza di amore: amati da Dio fino alla follia nel Suo figlio Gesù, siamo chiamati a rispondere a questo amore. Caro Nicola questo deve essere il senso della tua vita presbiterale. Sentiti abbracciato, motivato, spinto, tormentato dal Suo Amore. Caro Nicola, non sentirti un arrivato: ogni meta raggiunta, come quella del presbiterato, diventa punto di partenza per un viaggio meraviglioso. Col presbiterato non entri a far parte di una ‘casta’ ma di una comunità fatta di amici di Gesù, di amici fragili e deboli. Consentimi ora come tuo Vescovo, di condividere con te, con i confratelli e con tutto il popolo di Dio alcuni rischi cui puoi andare incontro e alcuni orientamenti che mi sembra importante consegnarti oggi”. “Ti ho conosciuto – ha aggiunto – soltanto negli incontri che abbiamo avuto in questi ultimi giorni e ti dico che hai già la mia fiducia, come con tutti, presbiteri e laici, la mia relazione si baserà anche con te sempre sulla fiducia e sulla responsabilità, nella consapevolezza che i due valori vanno sempre verificati e vigilati. Caro Nicola, stai attento, come devo stare attento io ed ogni presbitero, a non cedere a due tentazioni, direi di più a non cadere in due trappole che sono: clericalismo e pelagianesimo. Caro Nicola, il prete deve essere l’uomo delle relazioni belle, positive e costruttive; dal cuore in uscita, capace di lasciarsi convertire dall’incontro con l’altro, non un professionista del sacro, né un insegnante della fede, né un doganiere ma un annunciatore del Vangelo, capace di far innamorare di Gesù la gente che incontra”. “L’augurio – ha concluso – e che tu possa essere sempre al tempo stesso discepolo, guida e profeta. Il cuore di Cristo ti custodisca e ci custodisca, ci renda capaci di una conversione continua. E a voi, fratelli e sorelle carissimi, chiedo di pregare per me, per tutti i sacerdoti, per don Nicola perché non perdiamo mai il senso della nostra vita: Gesù, la stella del mattino”.

 

 

desk desk