“Riapri Calabria”, esclusi i codici Ateco di alberghi e B&B

“Riapri Calabria”, esclusi i codici Ateco di alberghi e B&B

 

L’associazione degli operatori turistici “Riviera e borghi degli angeli”, attraverso un comunicato, “esprime forte disappunto e chiede lumi all’assessore regionale Fausto Orsomarso (incontrato – si evidenzia – anche in maniera formale presso la Cittadella regionale il 21 aprile per affrontare costruttivamente la discussione sul rilancio del settore turistico regionale alla luce dell’emergenza coronavirus) rispetto al fatto che tante attività turistiche, con relativi codice Ateco, del settore ricettivo alberghiero ed extra-alberghiero siano state “escluse” in maniera assurda dal bando “Riapri Calabria”.
“Voglio esprimere – dichiara Franco Leto, presidente della rete turistica operativa nel territorio del Basso Ionio calabrese – disappunto e delusione profonda rispetto alla recente pubblicazione di “Riparti Calabria”. Le aspettative erano diverse ed erano state manifestate pubblicamente anche attraverso documenti e proposte specifiche inviate agli Organi preposti e diffusi a mezzo stampa. Purtroppo, non è previsto nulla, per il sistema di ricettività regionale, per l’ospitalità extra-alberghiera e diffusa, per B&B ecc., che avevamo espressamente richiesto di tenere in considerazione. Lo avevamo fatto in maniera legittima e chiara anche perché la Regione Calabria ne è piena e poiché si tratta, a partire dalle esperienze dei borghi/centri storici e delle aree interne che in questa fase dovrebbero essere sostenute maggiormente per riemergere e proporsi a livello nazionale ed internazionale, di un sistema di ospitalità diffusa trainante e che sta facendo la differenza con turismo di sostenibile, responsabile e di qualità, rappresentando e producendo nei fatti economia circolare e filiere corte organizzate tra operatori turistici, attività produttive e servizi turistici e commerciali vari”.
“Come si pensa di sostenere – continua il responsabile di “Riviera e Borghi degli Angeli” – queste piccole attività e rilanciare in maniera strutturale l’intero sistema turistico regionale? Ci saranno altri bandi? Urgono risposte concrete a stretto giro! La situazione è già grave di suo. Alcuni di questi recenti bandi sembrano più adatti ad una regione industriale e manufatturiera che ad una che basa invece il suo tessuto economico fondamentalmente su attività agricole e turistiche. Inoltre, nel bando si parla di calo di fatturato nel periodo di quarantena, mentre sappiamo benissimo che il maggior volume di business si ha nei mesi estivi. Quindi – conclude – sarà proprio l’imminente stagione estiva ad essere il vero banco di prova”.

redazione@giornaledicalabria.it

 

 

 

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