Rifiuti, Nicolò (FdI): “Crisi lontana dal superamento”

Rifiuti, Nicolò (FdI): “Crisi lontana dal superamento”

Il consigliere regionale Alessandro Nicolò, con una interrogazione a risposta scritta, ha chiesto al presidente Oliverio “interventi urgenti in ordine alla criticità della gestione dei rifiuti della Regione Calabria”. “La situazione regionale – scrive Nicolò – in tema di gestione dei rifiuti è ben lungi dall’essere stabile e regolare, a causa della forte carenza di impiantistica in tutto il territorio e per le difficoltà organizzative che hanno impedito il subentro degli enti di governo degli ATO nei contratti con i gestori degli impianti. La Regione Calabria, in ordine al subentro dei Comuni nei contratti di gestione degli impianti di trattamento rifiuti – continua il consigliere regionale di FdI – ha disposto la proroga di un anno (fino al 31 dicembre 2019), rispetto al termine del 31 dicembre 2018, originariamente previsto dalla Legge regionale n. 29/2017, impegnandosi ad affiancare tali enti nel percorso di subentro. La forte carenza di impiantistica in tutto il suolo regionale, ha reso però necessari una serie di provvedimenti speciali ed ordinanze contingibili e urgenti per autorizzare il pressoché sistematico superamento dei limiti di smaltimento delle discariche nonché il superamento dei valori massimi di trattamento dei pochi impianti di trattamento (pubblici e privati) operativi e, cosa ben più grave, il trasferimento dei rifiuti fuori Regione, con evidenti inefficienze operative e incremento dei costi”. Nicolò ricorda che “nella seduta del Consiglio regionale del 19 dicembre 2016, in ordine all’approvazione del PRGR (piano regionale gestione rifiuti) avevo espresso voto contrario, evidenziando la necessità di effettuare valutazioni tecniche più approfondite, riscontrando peraltro il mancato confronto con i sindaci dei comuni calabresi in una materia così delicata, auspicando un maggiore sostegno delle istituzioni, soprattutto per la raccolta differenziata. Infine – sottolinea – si prospettava l’inapplicabilità del Piano, a causa della mancata istituzione degli Ambiti territoriali ottimali. Ed ancora: larga parte del rifiuto prodotto dai Comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria viene inviato fuori Regione, con evidenti ripercussioni in termini di incremento dei costi a carico dei contribuenti, ed assume grande rilievo la necessità di predisporre impianti di trattamento della frazione organica a servizio dell’ATO 5 che siano in grado non solo di ridurre i quantitativi da mandare in discarica, ma che siano anche capaci di valorizzare il rifiuto producendo, per esempio, biogas e compost”.

 

desk desk