Sabato Oliverio va da Mimmo Lucano: “Il modello Riace non deve morire”

E’ al secondo giorno di sciopero della fame il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, noto per il suo impegno in favore dei migranti e inserito tra i “50 grandi del mondo” dalla rivista americana “Fortune”. Il primo cittadino, che negli ultimi mesi ha dovuto fare i conti anche con indagini della magistratura sul sistema di accoglienza dei migranti nel suo paese, protesta, in particolare, contro la mancata erogazione dal mese di settembre del 2016 delle risorse per il mantenimento dello Sprar di Riace.
Il sindaco Lucano ha parla espressamente di “ingiustizie”, spiegando di avere “accumulato un ingente debito con il personale, con i fornitori e con gli stessi rifugiati. Da settembre 2016 – dice – il prefetto di Reggio Calabria con vari pretesti si è rifiutato e ancora si rifiuta di saldare il dovuto. Se non ci sarà l’assegnazione programmata – ha aggiunto – non solo finirà l’esperienza di Riace, ma saranno messi in strada 165 rifugiati; almeno 50 bambini, circa 80 operatori.”
Anche il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha espresso solidarietà a Lucano, annunciando una sua visita a Riace per oggi.
“Il modello Riace” non deve morire”, scrive, in un post sul suo profilo Facebook, il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, con riferimento alla protesta del sindaco di Riace.