Sanità, Bevacqua (Pd): “Ora un progetto per superare le criticità”

CATANZARO. “Con la seduta consiliare di ieri, finalmente abbiamo posto al centro del dibattito le sorti della sanità calabrese”. Così Mimmo Bevacqua, del Pd, che, in merito all’ampia discussione tenutasi in Consiglio regionale, intende sottolineare come “il documento finale, approvato a maggioranza, contiene le linee essenziali di un percorso che dovrà condurre al superamento della fase commissariale, attraverso una interlocuzione serrata con il Governo nazionale. Ora, però – continua Bevacqua – per essere davvero credibili, è necessaria la costruzione di una proposta complessiva che affronti in maniera puntuale tutte le criticità di un sistema giunto, da tempo, ben oltre i limiti della sostenibilità. La convocazione degli stati generali della sanità – prosegue Bevacqua – rappresenta il primo step di un ascolto necessario e di una interazione stretta con i soggetti professionali e istituzionali: una riforma seria non può prescindere dall’apporto di chi, quotidianamente, vive la prossimità dei problemi ed ha la capacità di proporre soluzioni non astratte, non teoriche, ma sorgenti dall’esperienza sul campo”. “In questa fase – afferma Bevacqua – bisognerà evitare di fare da megafono a spinte localistiche che bloccherebbero sul nascere ogni fattiva ipotesi progettuale”. “Non si tratta soltanto – conclude Bevacqua – di mettere mano, attraverso un intervento legislativo unitario, alla ristrutturazione della rete ospedaliera: come ho già ribadito anche ieri, la potestà in materia di programmazione spetta al Consiglio, ma ci sono azioni che già la normativa vigente consente. A cominciare dal recupero e impiego dei fondi per l’edilizia sanitaria, sia per ciò che concerne i nuovi ospedali di Sibaritide, Vibo e Palmi, sia per addivenire ad una soluzione condivisa ed efficace per L’Annunziata di Cosenza. Ma ciò che assolutamente non bisogna dimenticare è che la rete ospedaliera è soltanto una parte del problema: al centro di una nuova e coerente visione della sanità calabrese deve essere posta con forza la questione di quell’assistenza territoriale che, nei diversi modi in cui si esplica, è la chiave di volta per evitare il sovraccarico della rete ospedaliera e garantire quella vicinanza ottimale alle esigenze dei cittadini che è l’unica finalità che abbiamo il dovere di perseguire”.

 

 

 

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