Sanità: ‘curare’ la crisi, progetto a Cutro

Aiutare le persone più colpite dalla crisi ad affrontarla e superarla attraverso una iniziativa sociosanitaria da finanziare con i fondi europei, che, tra l’altro, creerebbe posti di lavoro: è questo l’obiettivo di un progetto lanciato dal cardiologo Alfonso Sestito per il Comune di Cutro, presentato a Crotone nel corso di una conferenza stampa convocata dai lavoratori comunali in mobilità. Il progetto, che – è stato sottolineato – potrebbe essere ‘esportato’ anche in altri Comuni calabresi, prevede l’istituzione, da parte del Comune, di uno sportello sociale per disoccupati e indigenti e la destinazione di una struttura a servizi di infermeria e ambulatorio medico. Inoltre, vi sarebbe uno spazio dedicato alla famiglia, con supporto psicologico, finalizzato a sostenerla nel disagio provocato dalla crisi, che potrebbe occuparsi anche dell’affido temporaneo dei bambini. Altri servizi sarebbero dedicati agli anziani con problemi di mobilità e con necessità di assistenza domiciliare, alle donne che hanno subito abusi, agli immigrati con problemi di salute o di integrazione sociale. Un ‘educatore scolastico’ potrebbe poi favorire l’inquadramento dei bambini con disagio famigliare. “Se il Comune di Cutro avesse avuto accesso a questi progetti finanziati con solo fondi europei presso la Regione – osserva Sestito – il problema lavorativo dei lavoratori attualmente in mobilità magari non sarebbe insorto, anzi, il Comune avrebbe avuto bisogno di altri dipendenti e avrebbe potuto coinvolgere le cooperative del cosiddetto terzo settore. La Regione Calabria nel periodo 2007-2013 ha restituito all’ Europa circa 2 miliardi di fondi non utilizzati in assenza di progetti e perchè i Comuni non li hanno chiesti. Per il periodo 2014-2020 l’ Ue ha stanziato 6 miliardi da spendere per la regione Calabria, “parte dei quali – conclude il cardiologo – potrebbero essere utilizzati per questo progetto”.