Sanità, esposto di Dalila Nesci sulle norme per il riposo dei lavoratori negli ospedali

CATANZARO. Con un esposto alle procure calabresi e alla Procura di Roma, la deputata M5s Dalila Nesci ha posto il problema della tutela della salute negli ospedali, con l’entrata in vigore della direttiva2000/34/CE, la quale – ha riassunto la parlamentare – “accorda ai lavoratori dei riposi tassativi a tutela della loro salute”. Al di là del piano di rientro è d’obbligo, per Nesci, assumere immediatamente personale negli ospedali, in quanto la “direttiva europea obbliga a porre fine a turni e condizioni massacranti che hanno finora caratterizzato la sanità pubblica, in ragione dei continui tagli di spesa e della preminenza, giuridicamente arbitraria, di fatto accordata all’equilibrio e al pareggio dei bilanci delle pubbliche amministrazioni rispetto alla tutela del diritto alla salute”. La deputata ha lanciato l’allarme, perché – ha scritto – “allo stato attuale, fra blocchi del turnover e riduzione del personale della sanità, sarà impossibile osservare la riferita normativa”. Chiedendo alla magistratura “l’accertamento dei fatti, dello stato della dotazione sanitaria delle strutture pubbliche della Calabria e delle eventuali responsabilità penali riferibili a eventuali condotte omissive”, l’esponente 5 stelle ha evidenziato nell’esposto che “l’articolo 32 della Costituzione è senz’altro preminente rispetto agli articoli 81 e 97 sul pareggio di bilancio, che assecondano, con propria illegittimità costituzionale, volontà di organismi non elettivi connesse al sistema dell’euro”. “Appare utile evidenziare – ha precisato la parlamentare 5 Stelle – che per l’art. 1 della Costituzione la moneta non può, come finora sta invece avvenendo, essere di proprietà della Bce, che la presta allo Stato, il quale s’indebita per restituirla al valore nominale, tagliando i servizi pubblici essenziali e riducendo a nulla i diritti fondamentali come il diritto alla salute di cui all’art. 32 della Costituzione”.