Sanità, il Comitato Marrelli: “Situazione insostenibile”

CROTONE. “Il Marrelli Hospital è ancora in attese di risposte. La situazione è diventata insostenibile. Nonostante le continue promesse ed impegni presi da parte del Commissario Scura, nel mese di luglio scorso, ancora non è arrivata nessuna novità per la struttura crotonese, per quanto riguarda l’acquisto delle prestazioni come Tac o Risonanza e ovviamente stessa sorte anche per quanto riguarda gli Apa e Pac”. E’ quanto si legge in una nota del Comitato “Noi vogliamo il Marrelli Hospital”. “Il Commissario – prosegue la nota – continua a rimanere seduto sulla sua poltrona e intanto, dall’altra parte ci sono i pazienti calabresi che continuano a richiedere tali prestazioni, e anche ad usufruirne, ovviamente, a carico del Marrelli Hospital. Per sei mesi (precisamente da Febbraio a Luglio) la struttura ha erogato circa 4000 esami diagnostici con ricetta, ma questo sembra non avere alcuna importanza non solo per il Commissario Scura, il quale si ostina ad impedire al Marrelli Hospital di essere una struttura operativa al 100%, ma anche da parte dell’Asp crotonese. Quindi nessun rimborso per questi mesi, anzi ad onor del vero, se vogliamo essere precisi, il Commissario ha acquistato solo le prestazioni del mese di Gennaio scorso. Ad oggi l’ASP di Crotone risulta essere immobile, e mentre da una parte continua a beneficiare dell’attività della clinica senza voler predisporre nessun rimborso, dall’altra la struttura si è vista negare anche l’inserimento nel CUP, il centro unico di prenotazione di cui spesso si parla, ma che nessuno attiva veramente. Le liste di attesa all’ospedale San Giovanni di Crotone per una TAC hanno superato anche i sei mesi, ma anche questo alla dirigenza non importa molto, perché il capro espiatorio per tutti si chiama Massimo Scura. Fermo restando così le cose, è chiaro a tutti che la situazione non solo è diventata insostenibile ed esasperante, ma porterà sicuramente i dipendenti del gruppo Marrelli nuovamente a scendere massivamente in protesta per tutelare, per l’ennesima volta, la struttura, e noi come comitato saremo al loro fianco per tutelare il diritto alla salute. È giunta veramente l’ora di rivedere la posizione di quest’uomo che è al comando della sanità calabrese e che avrebbe dovuto, in teoria, ridurre il deficit calabrese e che invece ad oggi risulta essere un disastro. In pratica, risolto i problemi di qualche clinica privata, il Commissario Scura ha pensato bene di mettere ‘ad un angolo’ strutture che invece avrebbero potuto dare un contributo importante in termini positivi, come la nostra clinica nata con l’obiettivo di arrestare, tra le altre cose, l’emigrazione sanitaria. Obiettivo in poco tempo raggiunto in realtà, almeno fin quando è stato possibile, visto l’irrisorio budget assegnatoci”. “Insomma – conclude il Comitato – la realtà è questa: mentre il pianto di rientro in Calabria con il Commissario Scura è salito a circa 120 milioni di euro (di debiti), provocando così una tassa di 130 euro (in termini di maggiori imposte) per ogni calabrese, l’attività di strutture, come il Marrelli Hospital, che potrebbero aiutare a porre fine a tutto questo contribuendo a migliorare il servizio sanitario regionale viene frenata se non addirittura fermata causando così solo un disservizio per tutti i pazienti che sicuramente non potranno starsene lì ad attendere che Scura completi il cosiddetto ‘gioco delle 3 carte’ a discapito della salute dei calabresi tutti”.