Seminario “Figli digitali, genitori alla prova: educare tra schermi e realtà” nell’IC “Casalinuovo-Catanzaro Sud”

Seminario “Figli digitali, genitori alla prova: educare tra schermi e realtà” nell’IC “Casalinuovo-Catanzaro Sud”

 

CATANZARO /Nell’ambito delle attività progettuali legate al “Fondo permanente per il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, si è svolto nell’Istituto Comprensivo “Casalinuovo” di Catanzaro il seminario conclusivo di un ciclo di interventi formativi e informativi dedicati alla prevenzione dei rischi legati all’uso scorretto della rete da parte dei più giovani. A promuovere e guidare l’iniziativa il dirigente scolastico, Maria Riccio, da sempre attenta alla costruzione di una scuola sensibile alle sfide del nostro tempo. Il progetto, coordinato dalla docente referente Ilenia Giampà e dalle docenti del team Morena Amoroso e Pamela Stranieri, ha coinvolto attivamente studenti, famiglie e docenti. All’evento hanno presenziato la docente Rosanna Sanso, referente dell’Ufficio Scolastico Regionale, e gli assessori comunali Giusy Iemma e Nunzio Belcaro.

I ragazzi del Coro Arcobaleno hanno aperto l’incontro omaggiando i presenti con la canzone “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi; altri studenti hanno interpretato una serie di riflessioni e poesie sul tema.

Il seminario, rivolto principalmente ai genitori, è stato diretto dallo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Lavenia, esperto di dipendenze tecnologiche e tra le più autorevoli voci italiane nel campo del disagio legato al digitale. Un incontro che non è stato solo informazione, ma uno specchio lucido e a tratti doloroso della realtà quotidiana di tanti adolescenti. Ragazzi iperconnessi, chiusi in camere che diventano rifugi e gabbie, mentre vivono più nella loro vita virtuale che nel mondo reale. Una generazione che soffre in silenzio, dietro uno schermo che spesso anestetizza, influenza, distrae. Lavenia ha condiviso dati concreti, esperienze vissute: di fronte a un’apparente tranquillità, si celano fragilità, paure, insicurezze, troppo spesso ignorate o sottovalutate. Il seminario è stato soprattutto un invito rivolto alle famiglie, a costruire un nuovo equilibrio: non demonizzare la tecnologia, ma insegnare a viverla con consapevolezza, con misura, con spirito critico e soprattutto attraverso l’esempio. Ma è emersa anche un’altra grande verità, forse la più scomoda: l’iperprotezione genitoriale può diventare un boomerang. Nel desiderio, comprensibile, di proteggere i figli dal dolore, dalla frustrazione, dall’attesa, molti genitori rischiano di ovattare le emozioni, di impedire ai propri ragazzi di sperimentare il limite, l’imprevisto. Educare oggi è un atto d’amore coraggioso, che passa anche dal permettere l’errore e dalla fiducia nella capacità di rialzarsi.

Un seminario che non ha dato risposte facili, ma ha posto domande vere; che ha toccato il cuore di chi, ogni giorno, si chiede come essere genitore in un tempo così complesso.

desk desk