Senzatetto morto, Corbelli: “Istituire assessorato solidarietà”

Senzatetto morto, Corbelli: “Istituire assessorato solidarietà”

COSENZA. “Quanto è accaduto a Rossano è un fatto gravissimo, disumano che non dovrà mai più ripetersi. Mai più nessuno (immigrato o povero e barbone indigeno) dovrà morire per il freddo, come è purtroppo avvenuto in queste ultime ore alla stazione di Rossano. Sarà questo l’impegno assoluto e prioritario della Regione Calabria e del nuovo assessorato regionale ai diritti umani e alla solidarietà, che il Presidente Mario Oliverio istituirà con il varo della nuova Giunta regionale”. Ad affermarlo è il leader del movimento Diritti Civili Franco Corbelli che in una nota afferma di “avere sentito poco fa al telefono il presidente della Regione, Mario Oliverio”. “La tragedia dell’immigrato polacco morto per il freddo – prosegue Corbelli – è qualcosa che colpisce tutti profondamente, calpesta i diritti fondamentali della persona umana, offende la dignità stessa dell’uomo. La Calabria, terra di accoglienza, solidarietà e integrazione, dovrà assolutamente scongiurare il ripetersi di drammi simili. Per questo è urgente e indispensabile l’istituzione di un assessorato ai diritti umani e alla solidarietà. Che certamente istituirà il presidente Oliverio. Dovrà tra le prime cose essere subito fatta una ricognizione delle situazioni più critiche che vivono gli immigrati e i poveri in Calabria e si dovrà intervenire tempestivamente e adeguatamente per garantire condizioni di sicurezza e di vita dignitosa a tutti. Questo del resto è il dovere di un Paese civile. Questo farà la Regione Calabria con l’assessorato ai diritti umani e alla solidarietà, grazie all’impegno e alla sensibilità del Presidente Oliverio, che ho sentito oggi al telefono e che ringrazio, e del movimento Diritti Civili”. Nel novembre scorso, per evitare che tragedie analoghe avvenissero a Cosenza, Diritti civili aveva regalato e consegnato un carico di vestiti pesanti a Padre Fedele Bisceglia, che li aveva chiesti per donarli ai clochard che dormono in strada.

 

 

 

 

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