Sersale ricorda Carmela Borelli, madre eroica

Sersale ricorda Carmela Borelli, madre eroica

SERSALE. Coprì i figli con i suoi abiti e il suo corpo per proteggerli da una improvvisa bufera di neve. Riuscì a salvarli, ma lei morì poco dopo. È la drammatica storia di Carmela Borelli, la “madre eroica” di Calabria, morta il 21 febbraio 1929 nelle campagne della Presila Catanzarese. Una storia che a quei tempi conquistò le pagine di tanti quotidiani, che raccontarono anche con alcune illustrazioni (storica quella del Mattino Illustrato) le vicissitudini della madre che diede la vita per salvare Costanza, 9 anni, e Francesco, 5 anni. Ad ottantotto anni dalla tragedia, sono diverse le iniziative per ricordare questa storia. L’Amministrazione comunale di Sersale ha avviato la preparazione di un lungometraggio, affidato al regista Eugenio Attanasio: “L’idea di partenza – ha detto il sindaco Salvatore Torchia – è quella di rendere protagonista la comunità locale mediante un processo di forte partecipazione identitaria, in cui sia la gente del luogo ad essere protagonista del racconto cinematografico”. Ma negli anni sono state diverse le iniziative in memoria di Carmela Borelli: dalle poesie ai libri alle canzoni, passando per una scuola che a Cosenza porta il nome dell’eroica madre. La storia di Carmela Borelli è straordinaria e commovente. In una splendida giornata che sembrava avere portato in anticipo la primavera, la donna decise di risalire dalla fascia ionica, dove lavorava, a Sersale, suo paese natio, nella Presila Catanzarese. A metà strada, mentre si trovava con due asini e con i suoi due figli, Carmela fu travolta da una straordinaria ed improvvisa bufera di neve. Gli animali morirono dopo poco, mentre la donna usò i suoi vestiti per riparare i bambini ormai stremati. Quando le forze non le permisero di proseguire, si gettò addosso ai suoi figli, coprendoli con il suo corpo nudo fino all’arrivo dei soccorritori. Per lei non ci fu nulla da fare, mentre Costanza e Francesco furono tratti in salvo grazie all’amore più profondo, che solo una madre può essere capace di esprimere. Da allora il nome di Carmela Borelli è abbinato a quello di “madre coraggio”. A Sersale, in sua memoria, è nata anche l’associazione Pro Fondazione Carmela Borelli, presieduta da Tommaso Stanizzi, con scopi di solidarietà e utilità sociale, mentre la Proloco della cittadina presilana ha istituito il premio “Carmela Borelli” che ogni anno viene assegnato alla donna calabrese che si è distinta per un gesto importante.

 

 

 

 

 

 

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