Infanzia, protocolli della Regione Calabria con Usr e Anci per fronteggiare concretamente la povertà educativa”
“Per la prima volta la Regione è impegnata realmente a contrastare la povertà educativa legata all’infanzia, dando seguito al Dlg numero 65/17 istitutivo del Piano nazionale pluriennale del sistema integrato di educazione e di istruzione. Rispondiamo, pertanto, concretamente ai bisogni di realizzare adeguati servizi per la prima infanzia, contribuendo alla diffusione di una cultura attenta alle potenzialità dei bambini da 0 a 6 anni, in coerenza con il principio della continuità educativa”. Lo afferma la vice presidente con delega all’istruzione, Giusi Princi, commentando gli schemi di protocollo d’intesa approvati, su sua indicazione, nel corso dell’ultima riunione di Giunta. “Il primo protocollo, deliberato dall’Esecutivo – è scritto in una nota – vedrà quali sottoscrittori la Regione, l’Ufficio scolastico regionale e l’Anci Calabria. Prevede la costituzione e il funzionamento dei Poli per l’infanzia e la promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali, nell’ambito del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino a 6 anni. Nello specifico, il protocollo impegna tutti i sottoscrittori a definire le linee di indirizzo generali per la costituzione e il funzionamento dei Poli per l’infanzia, nonché la promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali, ed anche la formazione congiunta delle figure professioni impegnate nel sistema integrato in raccordo con il Piano nazionale di formazione. I Poli educativi per l’infanzia, per l’attivazione dei quali sono previste apposite risorse, potranno comprendere nidi e micronidi, sezioni primavera e scuole dell’infanzia e potranno essere costituiti anche presso istituti comprensivi. Verrà data priorità ai territori costituiti da Comuni periferici caratterizzati dalla presenza di indicatori di disagio socio-economico e povertà culturale”. “Si tratta di un documento programmatico di estrema valenza -evidenzia la vicepresidente Princi- perché chiama a raccolta i diversi attori del territorio, Usr e Anci in rappresentanza dei Comuni, per pianificare, insieme alla Regione, i servizi educativi che forniamo alle famiglie calabresi per la fascia di età più tenera e, allo stesso tempo, più bisognosa di un percorso educativo adatto alle esigenze dei bimbi in tenera età. L’altro protocollo, invece -è detto ancora nella nota- interesserà la Regione e l’Ufficio scolastico regionale per la definizione dell’offerta per i servizi educativi sezioni primavera”.