Sposato (Cgil): “Necessario non sprecare l’ultimo scorcio di consiliatura regionale”
CATANZARO. “Occorre non disperdere quest’ultimo scorcio di consiliatura regionale”. Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato. “Si sono sviluppate – prosegue – diverse analisi e letture del voto nel Mezzogiorno, a partire da coloro che hanno assimilato il voto del Sud al reddito di cittadinanza. Niente di più sbagliato. L’esito del voto era prevedibile: è stato un voto consapevole, di rabbia, verso una classe dirigente ritenuta ostile, autoreferenziale, arrogante, che ha selezionato classi dirigenti per familismi, clientele, cooptazioni, che – sostiene Sposato – non è stata in grado di capire il malessere crescente e il disagio sociale. Il Sud non ha votato per avere soluzioni assistenziali e il reddito di cittadinanza. Ha votato Lega e 5 Stelle perché ha perso la fiducia verso una politica, si è sentito abbandonato, tradito, da classi dirigenti che lo hanno utilizzato elettoralmente e reso sterile”. Il segretario della Cgil Calabria critica “i partiti del centrosinistra, che avrebbero dovuto orientare il lavoro della Giunta regionale, assistere il Consiglio regionale, essere da collante con il mondo del lavoro, le associazioni e la società civile, e invece si sono chiusi nei palazzi del potere. Si è assistito a una auto-normalizzazione del Pd e degli altri partiti che sostenevano e sostengono la maggioranza”. “Questo – prosegue Sposato – ha provocato negli anni un verticismo indotto e anche determinato che di certo non ha aiutato il governatore nelle sue scelte. È mancato il Consiglio regionale e i consiglieri che, pur avendone competenze e capacità, hanno scelto di esercitare un ruolo secondario, che – rileva il segretario della Cgil – di fatto ne indebolisce ruolo e funzione. Il Consiglio regionale torni a legiferare, parlare di riforme, di lavoro, di sanità, di povertà, di sviluppo, di legalità e convochi una sessione straordinaria sulle emergenze”. Secondo Sposato “in questi giorni, la politica tutta, dal governatore ai segretari di partito hanno ammesso, postumi e dopo qualche mese, che la Calabria deve cambiare passo. Hanno utilizzato questa frase, che era la frase della manifestazione del 16 novembre che come Cgil e Uil abbiamo tenuto sotto la Cittadella regionale. Non ci soddisfa certamente il riconoscimento postumo, ma – osserva il segretario della Cgil regionale – ci sorprende invece il ritardo con cui si avvertono i polsi di una Calabria che avrebbe bisogno di una visione e prospettiva”. Per questo – spiega ancora Sposato – “occorre non disperdere quest’ultimo scorcio di consiliatura regionale e ripartire dal piano per il lavoro e lo sviluppo, dalle riforme istituzionali, dall’innovazione, dallo strumento di sostegno al welfare e reddito delle famiglie, dall’assetto e dalla manutenzione del territorio e fare partire la spesa comunitaria, ordinaria e i cantieri. In Calabria – rimarca il segretario generale della Cgil regionale – è necessario un nuovo Patto sociale per il lavoro e lo sviluppo che assuma la legalità come precondizione necessaria e partire dalla piattaforma della manifestazione del 16 novembre #calabriacambiapasso. La Cgil, come ha fatto in questi mesi e con la giusta autonomia, saprà essere da stimolo nel dare il proprio contributo di proposta. Lo farà – conclude Sposato – il 12 aprile a Gioia Tauro con una iniziativa nazionale sul Sud e gli Investimenti per superare il divario nel Paese, alla presenza del segretario generale Susanna Camusso”.