Stasi: “Gli ospedali in Calabria come il ponte di Genova, si attivi un tavolo istituzionale”

Stasi: “Gli ospedali in Calabria come il ponte di Genova, si attivi un tavolo istituzionale”

Nota stampa del sindaco di Corigliano-Rossano, Stasi:

Da mesi ho chiesto, anche nella qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci, che la realizzazione dei nuovi ospedali diventi prioritaria per il Governo e che si adotti, opportunamente declinato, il modello del Ponte Morandi, poiché se è giusto difendere e sostenere la realizzazione di un’opera strategica come il viadotto di Genova, è inaccettabile che il diritto alla salute dei calabresi possa attendere 13 anni ed oltre. Per questa ragione accolgo con favore la richiesta, formulata dal Presidente della Regione Jole Santelli, di inserimento degli ospedali della Sibaritide e di Gioia Tauro tra le opere strategiche del Governo affinché i lavori – che purtroppo continuano a languire in uno stato di inspiegabile torpore – possano finalmente partire con la celerità che meritano opere strategiche di questo tipo.

Una richiesta che non solo i territori devono sostenere, ma di cui i territori devono essere investiti in contrapposizione con il modello commissariale che in Calabria ha causato soltanto danni, dai rifiuti alla sanità. I poteri speciali, infatti, spesso non sono stati uno strumento per risolvere i problemi ma per aggravarli. Ecco perché, a mio avviso, ad essere messi nella condizione di intervenire concretamente nelle bieche e scandalose lungaggini di questi lavori devono essere espressione dirette dei territori: di super commissari che non sanno nemmeno quale strada prendere per arrivare ai cantieri non abbiamo alcun bisogno.Mi unisco dunque all’appello nei confronti del Premier Conte e del Ministro Speranza, il quale ha già manifestato la sua disponibilità nei confronti dei sindaci calabresi in occasione dell’incontro tenuto a Roma con la nostra Conferenza dei Sindaci e con l’ANCI, ed allo stesso tempo mi appello al Presidente Santelli ed all’intero consiglio regionale, proponendo un obiettivo unitario: con o senza poteri speciali, dobbiamo realizzare i due ospedali. I calabresi, infatti, ed in particolare i cittadini di questi due grandi territori, la piana della Sibaritide e la piana di Gioia Tauro, che per anni hanno subito la spoliazione delle proprie strutture sanitarie giustificata proprio dalla promessa dei nuovi ospedali, non possono più accettare la posa di prime, seconde e terze pietre e credo che su questa partita si giochi la credibilità della classe politica calabrese”.

 

 

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