Storia, Paolo Palma designato nuovo presidente dell’Icsaic

Paolo Palma, giornalista e storico dell’Italia contemporanea, il nuovo presidente dell’Icsaic, l’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea che ha sede all’Università della Calabria. Palma subentra a Pantaleone Sergi, giornalista, storico e scrittore che, dopo avere guidato l’Istituto per otto anni, per sua scelta ha deciso di non proporre la propria candidatura e ora assumerà la presidenza del Centro di Ricerca sulle Migrazioni. A designare il nuovo presidente dell’Icsaic è stata l’assemblea dei soci dell’Istituto che si è riunita per fare il punto sui progetti realizzati nel 2018 (in particolare quello sul centenario della Grande Guerra e sulla Brigata Catanzaro) e programmare il lavoro di ricerca nel prossimo hanno sulla base dei progetti elaborati dal direttore Vittorio Cappelli. “Ringrazio Pantaleone Sergi per il grande lavoro svolto in questi anni – ha detto il neo presidente Palma – che ha consentito di superare una fase di grande difficoltà. Mi è di conforto poter continuare a contare sull’esperienza del prof. Vittorio Cappelli, dei vicepresidenti Enrico Esposito e Franco Spingola e del direttivo”. Paolo Palma è stato deputato al Parlamento nella XIII legislatura, eletto nel collegio di Cosenza, ed è presidente dell’Associazione G. Dossetti “Per una nuova etica pubblica”, fondata a Cosenza nel 2013. Laureatosi in filosofia all’Università La Sapienza di Roma, seguendo un indirizzo di storia moderna e avendo come maestri Renzo De Felice e Rosario Romeo, ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento della storia e della filosofia nei licei. Ha cominciato l’attività giornalistica al “Giornale di Calabria” e nel 1977 è diventato giornalista professionista. A Torino è stato capo del servizio politico della “Gazzetta del Popolo”; a Roma ha cominciato a svolgere l’attività di giornalista parlamentare al “Globo”, poi all’Agenzia Giornalistica Italia di cui è stato inviato speciale e cronista dei principali avvenimenti politici degli anni ‘80 e ‘90. Ha collaborato a varie testate tra le quali “Il Popolo” e “L’Europeo”. Tra il 1992 al 1994 è stato capo dell’Ufficio stampa del Ministero dell’Interno con i ministri Mancino e Ciampi.