Studenti aggrediti a Catanzaro, Abramo ed Enzo Bruno: “Violenza da condannare”
CATANZARO. “Sono sicuro che i carabinieri faranno presto luce sull’aggressione subita da alcuni studenti del liceo ‘Sicilianì”. Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. “Se venisse confermata la matrice politica di un gesto che è vile a prescindere – aggiunge – sarebbe un fatto ancor più grave che nulla ha a che a vedere con le più basilari regole del vivere civile e delle comunità democratiche”. Esprimendo “solidarietà ai due ragazzi e alle loro famiglie”, il sindaco Abramo ha rilevato come “l’episodio sia da condannare con convinzione” ed ha invitato “tutti gli studenti a non cadere in provocazioni di qualsiasi tipo, dimostrando maturità e correttezza e mettendo in pratica gli insegnamenti di una scuola che si è sempre distinta nella formazione di giovani cittadini attenti e consapevoli”. Anche il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno esprime la propria solidarietà e vicinanza ai due studenti del liceo scientifico “Siciliani” che sono stati aggrediti e malmenati nei giorni scorsi, in prossimità della scuola, e alle famiglie con le quali condivide preoccupazione e sdegno per quanto accaduto. “Nell’attesa che le forze dell’ordine facciano chiarezza e accertino le responsabilità – afferma il presidente della Provincia – va condannata la scelta di chi si è avventato sui due studenti e ha messo da parte il confronto civile e il dialogo preferendo usare il linguaggio della violenza e della prepotenza. La forza fisica come strumento di prevaricazione per l’imposizione delle proprie idee non è mai la via giusta da percorrere in una comunità che si dice civile e democratica, soprattutto in questo momento assai delicato: cavalcare l’esasperazione sociale e la paura del diverso alimenta recrudescenze razziste, xenofobe e fasciste. Non ci possiamo permettere di perdere di vista principi fondanti del vivere civile come il rispetto, la solidarietà e la tolleranza, soprattutto tra i giovani che si affacciano al mondo della vita politica e sociale e che devono crescere secondo valori sani e democratici per diventare classe dirigente del futuro”.