Russo (Cisl): “Il Sud recuperi le risorse sottrattegli”
«Sono in arrivo grandi risorse dall’Unione Europea. Devono essere aggiuntive a quelle già promesse dal Governo nel Patto per il Sud in base alla cosiddetta clausola del 34% (riferita agli investimenti per la percentuale di popolazione). Su questo la Calabria e il Mezzogiorno devono recuperare ciò che nel tempo è stato loro sottratto, con investimenti ben al di sotto del 34%”. Lo ha detto, aprendo i lavori del comitato esecutivo della confederazione, il segretario generale della Cisl Calabria, Tonino Russo, che ha evidenziato “il grande impegno della segreteria nazionale che, con Annamaria Furlan e Luigi Sbarra, ha il grande merito di avere anticipato i temi della solidarietà all’interno dell’Unione Europea e la necessità di valorizzarne le risorse. I fatti di oggi stanno dando ragione alla Cisl», ha sottolineato. I fondi del Recovery fund – ha affermato Russo – devono essere utilizzati anche per colmare questo divario».
«Ci preoccupano alcune politiche di questo governo – ha detto ancora – come abbiamo già denunciato, tra le opere prioritarie infrastrutturali per la Calabria ce ne sono soltanto tre, di cui si parla peraltro da decenni, e non sono considerati tali il completamento dell’A2 né i lavori per la S.S. 106. Se è necessario bisogna spacchettare i macrolotti programmati, ad esempio per collegare le grandi città della Calabria (Catanzaro, Crotone, Corigliano Rossano). Anche per l’alta velocità ferroviaria, c’è la volontà del Governo di portarlo anche in Calabria, ma non si vuole tenere conto della proposta, già avanzata nel 2016 dal Consiglio regionale della Calabria nel Piano trasporti, dell’Alta Velocità Larg, di nuova generazione (300km/h) per il trasporto dei passeggeri. E siamo in attesa dell’elettrificazione della linea jonica, dell’area di logistica integrata per il Porto Gioia Tauro e della valorizzazione degli altri porti calabresi».
Russo ha poi toccato diversi altri temi strategici per la Calabria come quelli del dissesto idrogeologico, della tutela dell’ambiente, della depurazione, con la proposta di un CIS “ma pulito”: questioni che devono entrare nei programmi concreti del Governo utilizzando i fondi provenienti dell’Europa.
«È poi fondamentale – ha evidenziato – l’utilizzo dei fondi del Mes per il riordino del sistema sanitario territoriale e ospedaliero, per abbattere le liste di attesa per esami e visite specialistiche, per ridurre drasticamente la migrazione sanitaria che causa disagio ai pazienti e porta risorse fuori regione. L’emergenza Covid-19 – ha continuato – ci ha insegnato anche che la sanità privata deve integrare e non sostituire quella pubblica o farle concorrenza. Chiediamo il rispetto dei diritti dei lavoratori della sanità privata, ai quali devono essere applicati gli stessi contratti del pubblico. E ribadiamo l’impegno per la stabilizzazione dei lavoratori precari, per i quali ci stiamo battendo.
In questa fase difficile, la Cisl in Calabria – ha detto Russo – ha fatto e sta facendo uno sforzo enorme per stare al servizio delle persone più deboli, in una situazione in cui si registra, ad esempio, un bassissimo livello delle pensioni, provenienti soprattutto dal settore privato. Faremo un buon lavoro – ha concluso Russo – se riusciremo a far capire queste cose a chi, nel Governo nazionale e in quello regionale, deve ascoltare i territori e chi opera in mezzo alla gente».
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