Terremoto, Nicolò: “Mettere in sicurezza gli ospedali”
REGGIO CALABRIA. “È urgente mettere in sicurezza gli edifici adibiti a strutture sanitarie. Sono preoccupato per il mancato adeguamento delle strutture sanitarie reggine agli standard più aggiornati relativi al rischio sismico e chiedo puntuali risposte circa gli intendimenti d’intervento e le azioni da assumere per fronteggiare tutte le situazioni di rischio delle strutture a garanzia dei diritti alla vita e alla salute dei cittadini e degli stessi operatori sanitari”. Il capogruppo di Forza Italia, Alessandro Nicolò, spiega così l’interrogazione a risposta scritta depositata “in ordine al rischio sismico dell’Ospedale Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria”. “Avendo preso atto della nota redatta dal Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sociali scaturita da una mia interrogazione presentata l’8 marzo scorso sullo ‘status’ della struttura e dei reparti dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria – aggiunge Nicolò – ho rilevato la situazione definita ‘non ottimalè del nosocomio reggino nonché la preoccupante ‘non conformità ai più recenti e rigorosi requisiti antisismici’ del plesso”. “Non c’è dubbio – aggiunge il capogruppo di FI – che, vista l’ubicazione della struttura ospedaliera in zona altamente sismica, non è rassicurante apprendere che è stata rispettata ‘l’osservanza delle regole costruttive a suo tempo vigenti’, certo oggi largamente superate dagli standard attuali e neppure che una programmazione di interventi di adeguamento ‘derivante da analisi e verifiche dei tecnici’, secondo il rapporto del DG, ‘necessitano corposi finanziamenti al momento non disponibili’”. E non basta: “Occorre prendere atto – sostiene l’esponente politico – che gli edifici realizzati antecedentemente all’introduzione della legge antisismica del 1974, la numero 64/74, sono stati progettati senza l’adeguato rispetto dei criteri antisismici oggi vigenti e che quindi è indispensabile programmare interventi mirati per la messa in sicurezza. Il tragico terremoto che ha colpito nove giorni fa il centro del Paese e le devastanti conseguenze in perdita di vite umane e di annientamento dei centri urbani – osserva Nicolò – rendono non più rinviabili i necessari interventi preventivi su tutte le strutture edilizie, a cominciare ovviamente da quelle pubbliche preposte alla salute ed alla cura dei cittadini. Non è possibile tollerare su questo argomento né approssimazioni e neppure ritardi, visto che l’intera Calabria è gravemente esposta al rischio sismico e che in particolare Reggio ha conosciuto nella propria storia spaventosi eventi tellurici fra i più luttuosi mai avvenuti”.