Turismo, Calabrese: “L’Intelligenza Artificiale trasformi la tutela del patrimonio in opportunità”
“Siamo qui per parlare di futuro, ma non c’è futuro senza radici. E la Calabria è la terra in cui queste radici affondano nella storia millenaria della Magna Graecia. L’Unesco ci affida un patrimonio, noi abbiamo il dovere di tutelarlo e di renderlo vivo”. Lo ha detto l’assessore al Turismo della Regione Calabria, Giovanni Calabrese, partecipando alla tavola rotonda “L’intelligenza artificiale generativa per la cultura e la valorizzazione turistica delle destinazioni tutelate dall’Unesco” a Catanzaro.
“La Calabria – ha proseguito – è un mosaico di tesori: dai paesaggi mozzafiato dei nostri Parchi nazionali, custodi di una biodiversità unica, alle tracce della nostra storia. Abbiamo un ‘unicum’ che merita un palcoscenico globale. Come assessorato al Turismo, all’Ambiente, alla Formazione e all’Alta formazione, la nostra missione è molteplice: attrarre visitatori, formare i professionisti che li dovranno accogliere, garantire la tutela ambientale. Non ci basta essere belli, dobbiamo essere anche smart. Ed è qui che l’intelligenza artificiale generativa entra in gioco, non come un costo ma come un acceleratore strategico che non deve solo creare tour virtuali ma riscrivere la narrazione dei nostri siti in 100 lingue, adattandola a ogni visitatore. Dal video 3D per i ragazzi ai contenuti semplificati per i turisti con esigenze speciali: l’AI rende il patrimonio accessibile a tutti e ci permette di capire chi è il turista che cerca l’enogastronomia in Sila o l’archeologia sulla costa Jonica, con la possibilità di creare e proporre pacchetti su misura”.
“L’intelligenza artificiale – ha detto Calabrese – trasforma un visitatore casuale in un viaggiatore affezionato. Non sostituirà i professionisti del turismo, ma potenzierà chi saprà usarla. Dobbiamo investire nei nostri Istituti tecnici superiori (Its) per formare figure di ‘AI Culture Manager’ che sappiano usare questi strumenti per la promozione del nostro immenso patrimonio. L’AI genera posti di lavoro di qualità. Come assessore all’Ambiente so che il turismo di massa non è sostenibile. Pertanto, l’AI, analizzando i flussi, ci aiuta a diluire l’impatto, a gestire le prenotazioni in modo etico e a proteggere i nostri siti più fragili, garantendo la conservazione per le future generazioni. L’AI è uno strumento importante di tutela ambientale. La Calabria non è solo una regione da scoprire ma un laboratorio aperto sul futuro del turismo e della cultura in Italia. Siamo pronti a fare la nostra parte, non in solitaria ma in rete”.
Chiedo a chi lavora nell’AI (Adra, Entopan) – ha concluso Calabrese – a chi la implementa (Turismi.AI), a chi fa ricerca (Università) e al ministero del Turismo: usiamo la Calabria, con il suo mix unico di tradizione e voglia di innovare, come modello nazionale per dimostrare come la tecnologia possa onorare la storia. Il nostro patrimonio è la nostra identità. L’intelligenza artificiale è il megafono con cui raccontarla al mondo. Non perderemo questa occasione”.
“La Calabria – ha proseguito – è un mosaico di tesori: dai paesaggi mozzafiato dei nostri Parchi nazionali, custodi di una biodiversità unica, alle tracce della nostra storia. Abbiamo un ‘unicum’ che merita un palcoscenico globale. Come assessorato al Turismo, all’Ambiente, alla Formazione e all’Alta formazione, la nostra missione è molteplice: attrarre visitatori, formare i professionisti che li dovranno accogliere, garantire la tutela ambientale. Non ci basta essere belli, dobbiamo essere anche smart. Ed è qui che l’intelligenza artificiale generativa entra in gioco, non come un costo ma come un acceleratore strategico che non deve solo creare tour virtuali ma riscrivere la narrazione dei nostri siti in 100 lingue, adattandola a ogni visitatore. Dal video 3D per i ragazzi ai contenuti semplificati per i turisti con esigenze speciali: l’AI rende il patrimonio accessibile a tutti e ci permette di capire chi è il turista che cerca l’enogastronomia in Sila o l’archeologia sulla costa Jonica, con la possibilità di creare e proporre pacchetti su misura”.
“L’intelligenza artificiale – ha detto Calabrese – trasforma un visitatore casuale in un viaggiatore affezionato. Non sostituirà i professionisti del turismo, ma potenzierà chi saprà usarla. Dobbiamo investire nei nostri Istituti tecnici superiori (Its) per formare figure di ‘AI Culture Manager’ che sappiano usare questi strumenti per la promozione del nostro immenso patrimonio. L’AI genera posti di lavoro di qualità. Come assessore all’Ambiente so che il turismo di massa non è sostenibile. Pertanto, l’AI, analizzando i flussi, ci aiuta a diluire l’impatto, a gestire le prenotazioni in modo etico e a proteggere i nostri siti più fragili, garantendo la conservazione per le future generazioni. L’AI è uno strumento importante di tutela ambientale. La Calabria non è solo una regione da scoprire ma un laboratorio aperto sul futuro del turismo e della cultura in Italia. Siamo pronti a fare la nostra parte, non in solitaria ma in rete”.
Chiedo a chi lavora nell’AI (Adra, Entopan) – ha concluso Calabrese – a chi la implementa (Turismi.AI), a chi fa ricerca (Università) e al ministero del Turismo: usiamo la Calabria, con il suo mix unico di tradizione e voglia di innovare, come modello nazionale per dimostrare come la tecnologia possa onorare la storia. Il nostro patrimonio è la nostra identità. L’intelligenza artificiale è il megafono con cui raccontarla al mondo. Non perderemo questa occasione”.

