Un “Festival d’Autunno” sempre più variegato e coinvolgente, bilancio assai positivo per la XX edizione

Un “Festival d’Autunno” sempre più variegato e coinvolgente, bilancio assai positivo per la XX edizione

Un bilancio più che positivo e importante per il XX Festival d’autunno è stato tracciato nella conferenza stampa conclusiva. Sullo schermo un filmato con il montaggio di spezzoni dei ventiquattro eventi andati in scena dal17 agosto al 15 settembre. Dal rock di Loredana Bertè alla musica tradizionale delle produzioni Eastbound e TarantaCeltica, passando per la lirica di Maraviglia e dell’Amore negato, la danza della compagnia Ocram e del Balletto del sud, il teatro di Francesco Colella e del Teatro del Carro, la classica del Trio Fonè, il grande Jazz di Gonzalo Rubalcaba e Paolo Di Sabatino, la musica evergreen di Patty Pravo, quella cantautorale di Carmen Consoli e Gianmarco Carroccia con il suo omaggio a Battisti, la comicità di Maurizio Battista, il physical Theatre dei Machine de cirque, l’ironia di Elio e le Storie tese e poi ancora tutti i partecipanti e la vincitrice Januaria Carito del contest Next Music Generation, il Salime quintet, il pianista emozionale Remo Anzovino, la Ottopiù Street band. «È stata un’edizione lunga, faticosa, ma ci siamo divertiti – ha esordito il direttore artistico Antonietta Santacroce -. Abbiamo fatto rete con tante istituzioni, la Regione Calabria, il Ministero, i Comuni di Catanzaro, Soverato , Santa Caterina, Montauro, Tropea, la Camera di Commercio, la Fondazione Carical, e i tanti sponsor privati che ci hanno sostenuto per ventiquattro spettacoli che hanno spaziato tra vari generi, affrontando anche temi che hanno un’elevata importanza sociale come quelli del femminicidio e del trasformismo. Sono particolarmente felice di aver coinvolto tantissimo i giovani, quest’anno, anche grazie ad alcuni eventi dedicati a loro come Le verità di Medea ,Machine de cirque ed Elio e le Storie tese.  E tanti sono stati anche i giovani promossi come artisti, coinvolti nelle oltre dieci produzioni messe in campo dal festival, molte delle quali hanno avuto come protagonisti musicisti, cantanti e attori calabresi. Abbiamo puntato alla promozione del territorio attraverso le location più belle dei Comuni già citati, ma anche degli artisti più talentuosi». «C’è da dire inoltre -ha aggiunto- che la presenza del vice presidente della Regione Calabria, Giusy Princi, alla conferenza di apertura è stata di buon auspicio, visto che abbiamo registrato quasi sempre sold out”. «Non ha portato bene la mia presenza, ma la professionalità del direttore Santacroce che ha portato flussi di gente, e questo significa muovere l’economia e portare frutti anche al territorio» è stata la risposta del vice presidente Giusy Princi, presente alla conferenza stampa al complesso museale San Giovanni. «Il Festival ha dimostrato quanto possa essere attrattivo il Capoluogo per il turismo -ha affermato l’assessore al ramo del Comune di Catanzaro, Antonio Borelli-, adesso bisogna saperlo raccontare: bisogna fare in modo che questi contenuti siano conosciuti in tutto il mondo, tutto l’anno».

«Il direttore Santacroce è catalizzatore di entusiasmo -gli ha fatto eco il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo-. Il festival è diventato elemento distintivo non solo del territorio, il che la dice lunga sulla capacità di visione di chi sta gestendo questo festival da venti anni”. «Tonia Santacroce è la più attenta interprete alle attività culturali – ha aggiunto l’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi -. Io c’ero quando il Festival è nato, e in venti anni è cresciuto, con umiltà, dote che hanno in pochi in questo settore, e con la capacità di mettersi in discussione, di cambiare e di non prendersi troppo sul serio, mettendosi in gioco di continuo». «Dal punto di vista della città il bilancio è strapositivo -ha affermato a margine della conferenza il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita-, perché abbiamo potuto usufruire di tanti e meravigliosi spettacoli disseminati anche in diversi angoli della città”.

 

 

 

 

 

 

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