Valditara: “La riforma degli istituti tecnici e professionali è importante per Sud e straordinaria per il Paese”

Valditara: “La riforma degli istituti tecnici e professionali è importante per Sud e straordinaria per il Paese”

“E’ una riforma importante per tutta l’Italia ma, soprattutto, per il Mezzogiorno dove emerge un dato drammatico con più di un milione di posti di lavoro non coperti ogni anno per mancanza di qualifiche. Un dato drammatico che ritengo sia un’offesa, un insulto per tanti nostri giovani che hanno potenzialità straordinarie e che non trovano un lavoro confacente alle loro potenzialità o lo trovano dopo tanto tempo e non riescono invece a immettersi subito nel mondo lavorativo”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervenuto in video collegamento all’incontro indetto dalla Regione Calabria, a Catanzaro, per presentare la sperimentazione nazionale della riforma quadriennale degli Istituti tecnici e professionali. All’iniziativa hanno partecipato la vice presidente della Regione Calabria Giusi Princi, la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Antonella Iunti e il Capo dipartimento del ministero Carmela Palumbo. Presenti anche i rettori delle Università Magna Graecia Giovanni Cuda e Mediterranea Giuseppe Zimbalatti e il pro rettore dell’Unical Francesco Scarcella che hanno siglato un’intesa per l’implementazione della sperimentazione anche a livello accademico. “Quella che abbiamo davanti – ha aggiunto Valditara – è una sfida importante per tutte le associazioni di categoria che hanno supportato unitariamente con grande coraggio e intelligenza questa riforma che è una straordinaria occasione di competitività per il Paese. Una riforma che porta i giovani a inserirsi prima nel mondo del lavoro senza intaccare la qualità, anzi privilegiando la qualità rispetto alla quantità”. Il ministro ha sottolineato infatti che saranno potenziate materie come l’italiano, la matematica, l’inglese “che tutte le rilevazioni internazionali hanno mostrato essere deboli oggi nel percorso di istruzione tecnico-professionale. Una riforma, voglio dire rispondendo a qualche polemica che ritengo non corretta – ha poi detto – che avverrà ad invarianza di organico. Gli studenti avranno un numero di docenti sensibilmente superiore a disposizione proprio per continuare a fare crescere quel discorso di personalizzazione della formazione che mi sta particolarmente a cuore”. (ANSA).

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