Verso le elezioni regionali, Wanda Ferro: “Da Berlusconi un invito a parlare a tutti”

Verso le elezioni regionali, Wanda Ferro: “Da Berlusconi un invito a parlare a tutti”

CATANZARO. “Il presidente Berlusconi mi ha chiesto di parlare ai calabresi, a tutti, al di là delle coalizioni. Ed è proprio quello che intendevo fare. Ha detto di avermi scelta non solo perché i dati in suo possesso dicono che ce la posso fare, ma anche perché crede molto nella presenza femminile”. Così la candidata di Forza Italia alla presidenza della Regione Calabria Wanda Ferro sintetizza l’incontro avuto ieri, ad Arcore, col leader degli azzurri Silvio Berlusconi. Alla colazione di lavoro hanno partecipato anche i figli i Berlusconi Barbara e Luigi; la compagna del leader di Fi Francesca Pascale: il suo consigliere politico, Giovanni Toti, la senatrice Mariarosaria Rossi, e la coordinatrice calabrese del partito Jole Santelli. Berlusconi, ha aggiunto la Ferro, “mi ha anche detto due cose che mi hanno reso felici. La prima è che intende supervisionare le liste che devono essere spendibili e con la massima trasparenza. E poi si è offerto di contribuire al programma, invitandomi a tornare ad Arcore quando lo avrò ultimato per vederlo insieme a lui. Da questo punto di vista mi ha anche invitata a tenere presente i servizi sociali, esperienza che adesso sta vivendo personalmente con pienezza d’animo, tanta fede e generosità”. Per quanto riguarda la coalizione, invece, ha riferito la Ferro, il nodo delle alleanze dovrebbe essere sciolto tra oggi e domani. “Da Berlusconi – ha riferito Wanda Ferro – mi è giunto l’invito a parlare a tutti i calabresi, a chi non arriva alla fine del mese, per rigenerare la Calabria con chi può portare un contributo positivo ma non momentaneo”. Nel corso dell’incontro Berlusconi ha voluto conoscere più nel dettaglio l’esperienza amministrativa di Wanda Ferro ed i motivi che l’hanno spinta ad aderire a Forza Italia. “Gli ho detto – racconta la Ferro – che per me è stata una sofferenza l’adesione al Pdl dopo anni in An, ma che il passaggio successivo in Fi è stata una scelta di cuore, naturale. Poi gli ho detto che sono contraria alle transumanze politiche, ricordando le mie esperienze amministrative quando, al ballottaggio per l’elezione a presidente della Provincia di Catanzaro ho rifiutato l’apparentamento con chi non aveva condiviso sin dall’inizio il percorso con me e anche quello con l’Udc. Un discorso condiviso da Berlusconi. Se il partito viene preso per una porta girevole, ho aggiunto, significa avere un voto inquinato. E noi questo non lo vogliamo, così come non vogliamo i voti della ‘ndrangheta. Cerchiamo un voto pulito, di opinione. Ho anche ricordato che sotto la mia presidenza non ci sono stati cambi di casacca anche perché i numeri in un Consiglio contano ma la moralizzazione è più importante. Dovrebbe essere un fattore di onore ed etica politica. Principi in cui credo”. “Parlando della mia scelta – ha proseguito la Ferro – Berlusconi mi ha detto di avermi indicata non solo per i dati in suoi possesso ma anche perché crede alla presenza femminile ed ha notizie, non solo politiche, dell’alto gradimento che ho in Calabria”. “Prima di arrivare – ha poi “confessato” Wanda Ferro – ero tesa. Ma poi mi sono resa conto che prima di un leader ho visto un uomo di grande sensibilità e un padre straordinario, con il quale si può parlare di tutto, dalla politica all’economia, dal calcio alla moda. Alla fine mi sono sentita a casa mia. Spero di ripagare la sua fiducia, non solo con la vittoria ma a partire dal giorno dopo le elezioni con idee e progetti”.

 

 

 

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