Vibo, tartaruga marina ferita in località Coccorino salvata dalla Guardia di finanza

VIBO VALENTIA /Una tartaruga marina ferita ed in difficoltà tra i bagnanti sulla spiaggia in Località Coccorino, nel Vibonese, è stata soccorsa da personale del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia della Guardia di finanza. Dopo la segnalazione, sul posto sono intervenute una motovedetta e una pattuglia composta da militari della Stazione navale della Guardia di finanza di Vibo Valentia, ed è stato attivato il Protocollo regionale per il recupero degli animali marini informando la Capitaneria di porto per l’intervento del servizio veterinario e contestualmente contattando il Centro di recupero animali marini di Montepaone (Catanzaro).
La pattuglia ha prestato le prime cure all’animale, quindi, all’arrivo degli esperti e del veterinario, la tartaruga, ferita ad una pinna ma ancora viva, con il nulla osta del Veterinario dell’Asp, è stata presa in consegna dal personale del Centro catanzarese, per essere sottoposta ad approfondimenti diagnostici.
L’animale è risultato essere una tartaruga adulta, di sesso femminile. L’esemplare, incluso nella convenzione Cites e nella Red List della International Union for the Conservation of Nature, è considerata specie vulnerabile per il rischio estinzione e, l’intervento tempestivo dei finanzieri, ha così permesso di evitare conseguenze letali per l’animale, già fortemente debilitato.
La pattuglia ha prestato le prime cure all’animale, quindi, all’arrivo degli esperti e del veterinario, la tartaruga, ferita ad una pinna ma ancora viva, con il nulla osta del Veterinario dell’Asp, è stata presa in consegna dal personale del Centro catanzarese, per essere sottoposta ad approfondimenti diagnostici.
L’animale è risultato essere una tartaruga adulta, di sesso femminile. L’esemplare, incluso nella convenzione Cites e nella Red List della International Union for the Conservation of Nature, è considerata specie vulnerabile per il rischio estinzione e, l’intervento tempestivo dei finanzieri, ha così permesso di evitare conseguenze letali per l’animale, già fortemente debilitato.