Vino, il sindaco di Cirò: “Assurda e pericolosa la proposta di una Doc Calabria”

CIRO’. “Una Doc Calabria sarebbe finalizzata solo a sostenere interessi economici di massa, che non premiano la qualità perseguita dai viticoltori. Essa raggrupperebbe sotto un unico cappello zone che nulla hanno in comune, la cui qualità è fortemente disomogenea”. E’ quanto afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Cirò, Mario Caruso “definendo assurda – riporta una nota del Comune – la proposta lanciata dal presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti in occasione del recente Vinitaly 2016 a Verona”. “Sarebbe una mina pericolosa – prosegue Caruso – per l’immagine di serietà e qualità produttiva di cui invece gode l’area del Cirò, consolidatasi nel tempo grazie a infaticabili agricoltori e viticoltori. Nello scenario vinicolo italiano il Cirò è una piccola realtà produttiva, ma con potenzialità enormi ancora inespresse. Ciò che chiedono e non da oggi i viticoltori è semmai valorizzare le diversità e le ricchezze enogastronomiche, attraverso una fattiva collaborazione con la Regione. Bisogna pertanto muoversi su un’altra strada quella cioè del riconoscimento della Denominazione di origine controllata e garantita (Docg) perché quest’ultima comprende i vini prodotti in determinate zone geografiche nel rispetto di uno specifico disciplinare di produzione”.