Wanda Ferro (Fi): “In Calabria al momento ci sono due Giunte”
CATANZARO. Rispondendo ad un lettore dell’Unità che gli chiedeva se Oliverio avesse fatto bene a cambiare la giunta, Renzi avrebbe risposto: «Non bene, benissimo. Dai, Mario. Il Pd è con te». Il commento laconico di Renzi evoca l’espressione che utilizzò, da neo segretario del Pd, poco prima di “dimettere” Letta da presidente del Consiglio: “Enrico.. stai sereno..nessuno ti vuol prendere il posto”. Pochi giorni dopo, l’ambizioso boy scout che lo rassicurava, lo consigliava e gli sorrideva, era seduto a Palazzo Chigi. Ora che il presidente Oliverio ha incassato l’apprezzamento del presidente del Consiglio Renzi, può stare ….. “sereno”. Sì, il presidente Oliverio può stare sereno perché Renzi lo ha rassicurato: il Pd è con te. Ma quale Pd? Quello dei tanti delusi e sconfitti che a caldo hanno commentato che Oliverio ha mortificato la politica ed i consiglieri eletti nelle sue liste? O quello di Guccione che dopo giorni di silenzio ha spiegato che: «Stimo Oliverio ma non lo giustifico né nel metodo, né nello stile. Fino ad oggi nessuno mi ha chiesto le dimissioni da assessore, tant’è che fino al 22 luglio sarò in carica». Già perché sino al 22 luglio la nuova giunta, solo presentata alla stampa, non potrà essere nominata dato che nessuno ha spiegato ad Oliverio che sulla legge di modifica statutaria sarebbe stato sufficiente aggiungere “la presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione Calabria”. E così ora deve aspettare i canonici quindici giorni durante i quali è ancora la vecchia giunta ad essere in carica con Guccione che giustamente dice: io sono ancora assessore. Viene da chiedersi se Renzi sa che in Calabria vi sono due giunte regionali: una in carica ed un’altra annunciata. Tra l’altro è lo stesso Guccione, ammettendo lo stato di paralisi della Giunta Regionale su temi cruciali per il futuro della Calabria, a smascherare la politica dei proclami di Mario Oliverio. Guccione ha detto a chiare lettere che la sanità è notevolmente peggiorata in sette mesi, che Gioia Tauro rischia di diventare una dependance di Messina e che questa Giunta appena nominata sembra ricalcare, in piccolo, quel governo Monti di cui gli Italiani non hanno alcun rimpianto. Il fatto che a dichiararlo sia il consigliere regionale più votato toglie ulteriore legittimazione politica al governo regionale. Oliverio ha dimostrato di non avere rapporto con la realtà, e l’impressione è che i prossimi mesi faranno purtroppo registrare un’ennesima involuzione per la Calabria. Appare sempre più chiaro che, se si votasse oggi, un centrodestra compatto non avrebbe difficoltà a riprendere la guida della Regione. Intanto il governatore ostenta sicurezza ed annuncia che toglierà i finanziamenti ai gruppi consiliari. Ancora una volta viene da chiedersi se la maggioranza di Oliverio in consiglio regionale rimarrà compatta e disponibile a subire i diktat del Renzi di Calabria. Quanto ad annunci e proclami l’allievo Oliverio ha superato il maestro Renzi. Nel frattempo la Calabria rischia di esalare l’ultimo respiro in attesa che qualcuno ricordi ad Oliverio che è il governatore di questa terra troppe volte bistrattata da una politica distratta ed incapace.