Una parte del Pd la invoca espressamente, i Cinquestelle la respingono senza se e senza ma, trovando un’incidentale sponda in un’altra parte del partito di Zingaretti. L’intesa fra Dem e grillini, sulla quale qualcuno scommette alla luce della formazione della maggioranza parlamentare giallorossa a Roma, in Calabria non decolla. Eppure gli sponsor autorevoli non mancano. “Se lavoreremo bene, potremo presentarci insieme già alle regionali. È difficile, ma dobbiamo provarci. Per battere questa destra, ne vale la pena” ripete il neo ministro Dario Franceschini, la cui posizione sul punto coincide con quella di Ernesto Magorno, ex segretario regionale calabrese e renziano di ferro che è stato il primo a intravvedere riflessi locali della nuova alleanza di governo.
Ma i big 5 stelle continuano a essere perplessi. Se il presidente della Camera, Roberto Fico, rimanda allo statuto del M5S, “che prevede – ricorda – la possibilità di allearsi con liste civiche”, meno diplomatico è Nicola Morra, presidente della commissione antimafia e senatore eletto in un collegio calabrese che parlando in tv ad ‘Agorà’ non lascia margini: “Dal mio punto di vista assolutamente no. Debbo far riferimento alle realtà concrete. Se lei avesse a che fare con alcuni Pd e certe Forza Italia, credo giustamente che, come si dice in calabrese, le si drizzerebbero le carni. Avrebbe un moto di sdegno e di ribrezzo per cui a fronte di certe situazioni io preferisco star lontano. Il Pd in Calabria – ragiona Morra – aveva puntato su un giovane sindaco, Callipo, esponente del renzismo democratico salvo poi Callipo dar sostegno al possibile candidato del centrodestra. Io queste transumanze francamente – prosegue Morra – non le accetto. In Calabria e in tante parti d’Italia si può andare da soli”. Un assist insperato per la parte del PD che si riconosce nelle posizioni del governatore Mario Oliverio contraria all’asse con i grillini, che affonderebbe la ricandidatura del presidente, messa in discussione da ampi settori del suo stesso partito. Oliverio tace, ma parlano i suoi fedelissimi.
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