REGGIO CALABRIA. È stata approvata dal Consiglio regionale la proposta di legge di iniziativa della Giunta recante “Disposizioni di adeguamento dell’ordinamento regionale al decreto legislativo n. 39/2013” che riguarda i poteri sostitutivi in caso di sospensione di uno o più organi. Dopo la relazione introduttiva del consigliere Franco Sergio (Oliverio Presidente), sul ddl è intervenuto il presidente della Giunta, Mario Oliverio. “La Calabria – ha detto – è la seconda Regione italiana a legiferare in materia, stante la volontà di individuare gli organi che, nell’ambito della struttura organizzativa, possano procedere al conferimento, in via sostitutiva, dei nuovi incarichi. Un fatto che va a merito del Consiglio regionale, per evitare di incorrere in situazioni di confusione e di indeterminatezza nell’eventualità di atti sospensivi”. Oliverio, rifacendosi alla vicenda del ricorso vinto dopo la sospensione dei poteri di nomina da parte dell’Autorità nazionale anticorruzione “che ha fatto insorgere – ha sostenuto – una canea mediatica su una lettura fuorviante rispetto al merito”, ha definito la sospensiva “un atto che ha determinato la distorsione della verità, perché non legata a fatti corruttivi, che comportavano rischi sul piano amministrativo. Da questo Consiglio regionale – ha sostenuto ancora Oliverio – deve essere espressa una sollecitazione per una revisione delle norme del decreto legislativo, che alimenta confusione e induce ad interpretazioni diverse. Credo che in questo ci sia un fondo di verità a fronte delle tante proposte di modifica presentate da diversi gruppi e singoli parlamentari”. “Lo stesso Tar – ha sottolineato inoltre Oliverio – ha espresso con chiarezza una posizione ed una valutazione su questa vicenda. È un dato oggettivo. Siamo in presenza di una legislazione la cui principale preoccupazione era quella di corrispondere alla canea dell’antipolitica, e non corrispondere all’esigenza di equità e di giustizia. Il mio ricorso al Tar è nato perché fosse fatta chiarezza, non solo sotto il profilo personale, ma perché si mettesse un punto fermo ad una legislazione che fosse superata rispetto alla chiarezza”. Per il presidente Oliverio “è necessario attivarsi per sollecitare una modifica al decreto legislativo 39/2013 che induce ad interpretazioni diverse e, soprattutto, genera confusione. Mette in risalto alcune incongruenze ed anomalie della norma in vigore, causa anche dei provvedimenti dell’Anac”. Domenico Tallini (Misto), intervenendo nel dibattito sulla questione, nell’affermare di non condividere politicamente, la strada percorsa dal presidente Oliverio, ha definito “uno spreco di risorse e di tempo l’azione per un fatto personale, piuttosto – ha affermato – che affrontare fatti stringenti per centinaia di dipendenti pubblici declassati da una sentenza del Tar”. Il capogruppo del Pd, Seby Romeo, ha definito “necessario aprire un dibattito sulla difesa delle istituzioni”. Romeo, in merito alla sanzione che ha riguardato il presidente Oliverio, ha affermato che “il presidente della Giunta ha fatto bene ad avviare una procedura che è servita a solo a fare chiarezza”. Orsomarso (Misto), nel condividere l’azione messa in campo dal presidente Oliverio “a tutela delle istituzioni”, ha sostenuto che “però “non può essere a senso unico”. Nazzareno Salerno (Fi) sulla vicenda ha dichiarato la sua posizione garantista ed ha manifestato “assoluto dissenso” rispetto a qualsiasi norma che non vada in questo senso, “soprattutto quando la limitazione riguarda organi eletti dal popolo”. Giuseppe Graziano (Cdl) ha definito “inaccettabile che vicende quale quella vissuta dal presidente Oliverio, possano bloccare un’Amministrazione”. Il Consiglio, nel prosieguo, ha quindi approvato la proposta di riprogrammazione del Por Calabria Fse 2007-2013 e l’autorizzazione all’Autorità di Gestione a sottoporla ai membri del Comitato di Sorveglianza e a notificarla alla Commissione Europea” e la proposta inerente il “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive notificate all’amministrazione regionale e da acquisto di beni e servizi senza il preventivo impegno di spesa”. L’assemblea ha poi rinviato ad altra seduta la trattazione della proposta di legge d’iniziativa della Giunta regionale recante “Modifiche alla legge regionale 18 dicembre 2013, n. 54 (Accelerazione della definizione di procedimenti agevolativi)”. Sul punto, con il parere favorevole del relatore Franco Sergio (Oliverio Presidente), sia il consigliere Sinibaldo Esposito (Ncd) che Domenico Tallini (Misto) hanno manifestato la necessità di un ulteriore approfondimento. Tallini, in particolare ha proposto il rinvio di ogni esame “in attesa della dichiarazione di costituzionalità di norme analoghe per le quali si attende il giudizio della Corte costituzionale”. Il consigliere Carlo Guccione (Pd), nel dichiarare il suo consenso al rinvio ed alla necessità di ulteriori approfondimenti, ha sottolineato la presenza, nel corpo della legge, di profili di illegittimità. Sono stati, quindi, approvati, con un emendamento interamente sostitutivo, la Proposta di legge di “Variazione al bilancio per l’esercizio finanziario 2015 ai sensi dell’articolo 23 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”, la Proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Seby Romeo, Flora Sculco, Giovanni Arruzzolo, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Giudiceandrea, Orlandino Greco e Alessandro Nicolò, recante “Modifiche alla legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1 (Istituzione e disciplina del Consiglio regionale delle Autonomie locali)”, quella d’iniziativa dei consiglieri Giuseppe Neri, Giovanni Arruzzolo, Seby Romeo, Alessandro Nicolò, Francesco Cannizzaro ed Orlandino Greco riguardante la “Modifica dell’articolo 8 della legge regionale 3 febbraio 2012, n. 4 (Misure in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro nonché di efficienza e trasparenza dell’Amministrazione del Consiglio regionale)”, la proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri Seby Romeo, Flora Sculco, Giovanni Arruzzolo, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Giudiceandrea, Orlandino Greco e Alessandro Nicolò, recante “Modifiche alla legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1 (Istituzione e disciplina del Consiglio regionale delle Autonomie locali)”, la proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri, Giuseppe Neri, Giovanni Arruzzolo, Seby Romeo, Alessandro Nicolò, Francesco Cannizzaro ed Orlandino Greco, riguardante la “Modifica dell’articolo 8 della legge regionale 3 febbraio 2012, n. 4 (Misure in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro nonché di efficienza e trasparenza dell’Amministrazione del Consiglio regionale)” e la proposta di provvedimento amministrativo, di iniziativa dei consiglieri Seby Romeo, Orlandino Greco, Giovanni Arruzzolo, Francesco Cannizzaro, Giovanni Nucera e Alessandro Nicolò inerente “Modifiche ed integrazioni al Regolamento interno del Consiglio regionale”.