CATANZARO. “La Calabria dell’accoglienza e della solidarietà è, ancora una volta, all’opera in queste ore. Accoglierà, come sempre con il cuore e con le lacrime agli occhi, anche le salme dei 32 poveri migranti (tra cui una ventina di sfortunati bambini) il cui arrivo a Crotone, previsto per oggi, è stato spostato a domani mattina per avere più tempo per gestire questa emergenza, vista l’impossibilità di trovare in Calabria cimiteri disponibili a ospitarli. Questo fatto da solo dimostra quanto sia importante e assolutamente urgente il cimitero internazionale dei migranti, che purtroppo per colpa del Governo non è stato ancora possibile realizzare ma che comunque grazie alla Regione Calabria(che ha finanziato buona parte dell’opera) e al Comune di Tarsia sarà entro pochi mesi ultimato”. È quanto afferma, in una nota, Franco Corbelli, coordinatore del Movimento Diritti Civili e delegato della Regione per la tutela e la promozione dei diritti umani, che per la realizzazione di questa grande opera umanitaria lotta ininterrottamente da oltre tre anni e mezzo, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013. Corbelli chiede che “i venti bambini non vengano seppelliti con un numerino e una sigla e dispersi per sempre in tanti piccoli, sperduti cimiteri. Bisogna scongiurare questa disumanità. Che si trovi una soluzione provvisoria in attesa di dare, tra pochi mesi, a tutti questi poveri e sfortunati bambini, con una degna sepoltura nel Cimitero dei Migranti, un ricordo, un riferimento certo, per i loro familiari, che sapranno così dove andare un giorno a piangere i loro cari, piccoli angeli”. Il responsabile di Diritti Civili denuncia oggi “il comportamento, grave, ingiustificato e irresponsabile, del Governo che ha di fatto dimenticato il Cimitero internazionale dei Migranti, dopo averne lo scorso anno, ufficialmente e per mesi, sollecitato al comune di Tarsia, la immediata realizzazione per poter accogliere le vittime dei tragici naufragi. Il Governo oggi manda in Calabria per essere sepolte tutte le 32 vittime dell’ultimo tragico naufragio ma non fa più nulla per sostenere la realizzazione del Cimitero dei Migranti, che stanno portando avanti da soli la Regione, grazie al presidente Mario Oliverio, il Comune di Tarsia, con il sindaco, Roberto Ameruso, e Diritti Civili”.