COSENZA. Resta in carcere Cesare Vitale, l’ingegnere di 35 anni che è accusato di aver ucciso il padre, sparandogli con un fucile, nel corso del pranzo di Natale, il 25 dicembre. Il fatto è avvenuto a Rossano. Il padre, Giuseppe Vitale, 64 anni, non sarebbe stato d’accordo sulla decisione del figlio di andare a caccia, e da questo sarebbe nato un litigio poi sfociato nella tragedia. Il giovane ingegnere, come rende noto il suo legale, Francesco Nicoletti, è stato sentito, all’interno della casa circondariale di Castrovillari, dal Gip, che non ha convalidato il fermo ma ha emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Giovedì mattina è stato anche conferito l’incarico allo specialista Aldo Barbaro di effettuare sia la consulenza autoptica che quella balistica.