La Calabria è la regione che nel periodo 2015-2017 ha fatto segnare la più significativa accelerazione della crescita. E’ quanto afferma la Svimez nelle anticipazioni del Rapporto di quest’anno. “Sono state soprattutto le costruzioni – si aggiunge – a trainare la ripresa (+12% nel triennio), grazie anche alle opere pubbliche realizzate con i fondi europei, seguite dall’agricoltura (+7,9%) e dall’industria in senso stretto (+6,9%). Molto più modesto nell’ultimo triennio l’andamento dei servizi (+2,9%)”. Nelle anticipazioni si afferma, inoltre, che “nel 2017, Calabria, Sardegna e Campania sono state le regioni meridionali che hanno fatto registrare il più alto tasso di sviluppo, rispettivamente +2%, +1,9% e +1,8%. “I primi dati diffusi sul rapporto Svimez 2018 ci aiutano a capire in quale paese viviamo, quale il quadro economico, sociale e demografico di riferimento soprattutto per le regioni meridionali e quali i vettori su cui investire. Ebbene, l’immagine che ci viene restituita è ancora di grande fragilità economica e di un post crisi denso di incertezza e di debolezza”. Lo sostiene, in una dichiarazione, il senatore del Pd Ernesto Magorno. “Alcuni dati riferiti al Sud – aggiunge – colpiscono nel bene e nel male: sappiamo, ad esempio, che la Calabria, insieme a Sardegna e Campania, è la regione che registra la crescita più alta (2%), con significativi passi in avanti negli investimenti privati e pubblici grazie alle opere pubbliche avviate attraverso i fondi comunitari). La Svimez ci dice a chiare lettere che non solo l’edilizia è un punto luce ma anche l’agricoltura, che con una crescita al +7,9% è tra i settori trainanti dell’economia. Il risvolto della medaglia, però, è che mentre l’economia nel Mezzogiorno tiene e mostra segnali non più negativi, il fronte dei servizi e del Welfare è drammaticamente deficitario, soprattutto in istruzione, politiche di sostegno alla povertà e sanità. Il tutto produce ricadute assai negative sulle condizioni e la qualità della vita, a partire da uno stravolgimento demografico. I giovani, e ormai non solo loro, abbandonano le loro terre d’origine. La Svimez, dati alla mano, scuote le istituzioni sulla urgenza di politiche di sviluppo e coesione sociale in grado di bilanciare Nord e Sud. Da qui il preciso avvertimento al Governo, affinché nelle imminenti legge di bilancio e nell’aggiornamento del Def vengano messi in campo strumenti utili a sostenere la pur timida crescita in atto e a rilanciare un necessario fronte di investimenti.”