Solo tanta paura ma nessun danno a persone o cose per la scossa di terremoto di magnitudo 4.2 che venerdì mattina alle 7.24 è stato avvertito dalla popolazione della costa tirrenica reggina, ma anche nelle province di Catanzaro e Vibo Valentia. Il sisma ha avuto il suo epicentro tra i comuni di Palmi, Bagnara Calabra, Seminara e Scilla, in provincia di Reggio Calabria, in mare ad una profondità di 11 chilometri. Altre 4 scosse, di magnitudo compresa tra 2 e 4, sono state registrate dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia durante la giornata, le classiche scosse di assestamento, così come le definiscono gli esperti. La Protezione civile della Regione Calabria subito dopo la prima scossa ha contattato i sindaci dei Comuni interessati, ma non sono state segnalate situazioni particolari, e poi sono state smentite anche le voci di allarme tsunami. La circolazione dei treni è stata sospesa per qualche ora per le opportune verifiche alla linea ferrata e successivamente è ripresa, con i conseguenti disagi e ritardi. In diversi centri del Reggino, ma anche nel Catanzarese, le scuole sono rimaste chiuse, mentre i sindaci hanno disposto dei controlli più accurati in tutti gli edifici pubblici. Oggi pomeriggio, convocata dal prefetto Michele di Bari, a Reggio Calabria si è tenuta una riunione di coordinamento di Protezione civile All’incontro erano presenti i sindaci di Seminara, Melicuccà, Sant’Eufemia d’Aspromonte, San Procopio, Sinopoli, San Roberto, San Ferdinando e i rappresentanti dei Comuni di Reggio Calabria, Palmi, Campo Calabro, Villa San Giovanni, delle forze di polizia, della Direzione marittima, dei Vigili del Fuoco, della Polfer, della Protezione Civile della Regione Calabria e della Città metropolitana, di Anas Viabilità e Autostrada, di Rfi, del 118. Nel corso della riunione è stato accertato ufficialmente che non si sono registrati danni a persone o cose.