CATANZARO. “Il governo regionale continua a prendere e perdere tempo sulla riforma della partecipazione pubblica calabrese, sull’atteso ammodernamento del sistema idrico integrato e sul futuro della Sorical”. Lo affermano, in una nota, il segretario generale della Uil Calabria Santo Biondo ed il segretario regionale delle Uiltec. Luigi Campana. “Alla fine dello scorso mese di luglio – spiegano – , infatti, la Regione a conclusione di un primo incontro con Cgil Cisl Uil, avente ad oggetto la riorganizzazione di Sorical e la fase di attuazione della legge regionale sul sistema idrico integrato; si era assunta l’impegno di proseguire il confronto con il sindacato, attraverso la convocazione nel mese di settembre, di un tavolo tecnico/ operativo. Ad oggi, però, siamo in attesa della convocazione da parte della Regione, nonostante la questione idrica in Calabria, necessita di essere affrontate con estrema urgenza”. Secondo la Uil “la concreta realizzazione, del ciclo integrato delle acque gestito da un soggetto unico regionale che faccia riferimento alla AIC non è più rinviabile, anche alla luce dei diversi punti di criticità che, durante il periodo estivo, ha fatto registrare il sistema di depurazione calabrese”. Criticità che, in alcuni casi, spiega la Uil, “sono finite al centro di indagini giudiziarie che hanno coinvolto numerosi amministratori pubblici, portato al sequestro di diversi impianti di depurazione e, allo stesso tempo, evidenziato la necessità di riorganizzare il sistema idrico calabrese. A ciò si aggiunga il ritardo strutturale del ciclo della depurazione che, se non messo a norma in tempi rapidi, potrebbe obbligare il territorio a sopportare il peso economico delle violazioni accertate dalla Corte di giustizia dell’Unione europea. Oggi, ancora una volta, chiediamo alla Regione di riprendere il confronto per ragionare sul futuro di Sorical, sul come questa azienda che ha grandi potenzialità, accresciute dalla professionalità impagabile dei suoi lavoratori, possa ripartire. Invitiamo, poi, l’amministrazione regionale a confrontarsi, per superare l’attuale fase di commissariamento, che non è stato capace di programmare concretamente lo sviluppo della Sorical sul lungo termine, ripartire e trasformare questa partecipata regionale nello strumento adatto a rifondare il sistema idrico integrato della Calabria e, soprattutto, offrire ai cittadini calabresi l’opportunità di godere appieno della invidiabile dote idrica del nostro territorio. Lo stato dell’arte di questo settore – continua la nota – deve essere maggiormente attenzionato. La questione necessità di un confronto serrato e articolato in più incontri operativi. È necessario scendere nel dettaglio su Sorical e sul sistema idrico integrato e di tutto il ciclo delle acque bianche e dei reflui. Per noi e nell’interesse generale dei calabresi l’acqua calabrese deve trovare una gestione di carattere pubblico, il sistema deve ritornare alla normalità e Sorical deve essere in grado di rilanciare il sistema anche attraverso la collaborazione degli amministratori locali. Solo così – concludono i sindacalisti – sarà possibile portare a compimento quella tanto attesa operazione di recupero occupazionale di quei lavoratori, professionalmente preparati, che sono finiti nel bacino delle tante aziende che gestiscono il settore e che, spesso, versano in gravi difficoltà”.